Teatro Ascoli, dopo le rappresentazioni pesaresi (11 e 12 febbraio) andrà in scena ad Ascoli La Monaca di Monza di Giovanni Testori, importante scrittore e critico italiano dello scorso secolo, che dedica nel 1967 un’ampia opera teatrale a la Monaca di Monza, figura storica di grande complessità e personaggio dei Promessi sposi.
Valter Malosti propone il dramma di Testori nello spettacolo La Monaca di Monza in scena al Teatro Sperimentale di Pesaro l’11 e 12 febbraio nel cartellone di TeatrOltre e al Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno il 13 febbraio, su iniziativa dei rispettivi Comuni con l’AMAT.
Malosti concentra il dramma di Testori su un triangolo: la protagonista Marianna De Leyva (Federica Fracassi), una vita circondata di violenza fin dal suo stesso concepimento; l’amante Gian Paolo Osio (Davide Paganini), vero e proprio eroe nero e sanguinario che finisce i suoi giorni barbaramente trucidato; la conversa (Giulia Mazzarino) assassinata dai due per metterla a tacere.
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Teatro Ascoli, lo spettacolo di Malosti
“L’operazione drammaturgica (l’adattamento è per tre sole voci), e di regia, è volta alla radicale scarnificazione del testo, lasciando da parte quel sentore vagamente pirandelliano che si annusa nel testo completo, lasciando che l’andamento da feroce confessione, sviluppata in un dialogo apparente con l’inquisitore, si trasformi in quello che il nucleo del testo in realtà è, e cioè un atto violentemente ed eminentemente poetico, già lì a esprimere una condizione germinale del teatro come prova religiosa, immobile, lacerante e senz’esiti”, spiega Malosti, proseguendo: “In Testori Marianna De Leyva è una sorta di revenant che strappa se stessa, fantoccio di carta, dalla Storia scritta. La parola si fa carne, rimette insieme le sue ossa maledette per dar vita a una blasfema eppur umanissima resurrezione. La tragica vicenda della protagonista prende forma con un andamento temporale distopico, e come in soggettiva cinematografica, addirittura fin da dentro il ventre materno, dal concepimento, dall’atto brutale del padre padrone, passando per gli opifici e le fabbriche e le macchine e le benne della Monza e della Milano degli anni Sessanta, fino a rivivere il disperato amore, che è il cuore pulsante del testo, per Gian Paolo Osio vero e proprio eroe nero, sconcio e sanguinario che finirà i suoi giorni barbaramente trucidato”
Lo spettacolo inizierà alle ore 21. Per informazioni, è possibile contattare la biglietteria del teatro allo 0736 298770 o l’AMAT allo 071 2072439.
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