Marche, è emergenza denatalità: la regione, infatti, è al secondo posto in tutta la penisola per calo delle nascite.
La Regione tra il 2015 e il 2019 ha stanziato 46,7 milioni di euro per politiche di welfare a favore di famiglie e minori: “nelle nostre azioni ci siamo focalizzati su tre punti: natalità, genitorialità e conciliazione tempo di vita e tempo di lavoro”, spiega l’assessore all’istruzione, al lavoro, alla formazione e alla famiglia Loretta Bravi.
La Regione ha concesso contributi voucher per i nido, sostegno delle rette scolastiche, trasporto scolastico dei minori disabili, fascia dello 0-6, aiuto pomeridiano per i compiti, centri estivi, centri per le famiglie e “investito anche sul rifinanziamento gli oratori come luoghi di aggregazione e di crescita e abbiamo aderito alla piattaforma del Network Family del Trentino che prevede una progettazione innovativa e sinergica di ciò che serve negli ambiti territoriali. Ultimo provvedimento in ordine di tempo è l’istituzione di corsi per la biofertilità“, conclude Loretta Bravi.
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Marche, dati sull’emergenza nascite
Dai dati raccolti da uno studio dell’Università di Urbino, La famiglia nelle Marche tra crisi e mutamenti, emerge che nel 2018 le nascite nelle Marche sono state 10.171, quasi il 30% in meno rispetto al 2008: in 10 anni, i bambini nati da genitori marchigiani sono diminuiti di quasi un terzo. Attualmente, le Marche sono al secondo posto in Italia per calo delle nascite (-15%); al primo posto l’Umbria, che vede diminuire i nati del -17%.
Nelle Marche, l’età media della donna al momento del parto è di 32,3 anni (nel 2011 era di 31,5) e il numero medio di figli pro capite è 1,22 (contro l’1,42 nel 2011). La decrescita in termini di natalità tocca tutte le province marchigiane: il picco ad Ancona, dove le nascite dal 2008 sono scese del 33,8% (Pesaro e Urbino -32,5%, Ascoli Piceno -29%, Macerata -24,5% e Fermo -22,3%).
I nati all’interno del matrimonio nel 2017 sono stati 65,3% (79,4% nel 2008), dato indice della tendenza generale del calo dei matrimoni, che raggiunge il picco più alto nella provincia di Macerata con il -30%.
Conferenza regionale sulla famiglia, gli obiettivi
A Senigallia, sabato 8 febbraio, alla Rotonda a Mare si terrà la prima conferenza regionale sulla famiglia, promossa dalla Regione con il forum delle associazioni familiari, l’Anci e il Comune di Senigallia, durante la quale si parlerà di politiche di salute pubblica.
Obiettivo della conferenza regionale, il cui tema è Denatalità: un’emergenza che interroga la politica, è sviluppare un percorso condiviso sulle politiche familiari da adottare a livello regionale, tramite il confronto di esperti del settore, istituzioni ed associazioni, valutando quali strategie adottare nell’immediato per risolvere il problema.
Il dibattito prenderà le mosse dallo studio dell’Università di Urbino e si articolerà in due sessioni: la prima, durante la mattinata, lavorerà sull’analisi della denatalità nelle Marche; la seconda, invece, sarà un invito alle parti sociali, alle aziende, alle imprese del terzo settore, alle università e alle associazioni delle famiglie a pensare a una politica di sostegno e rilancio alla famiglia.
“Lo scopo di questa conferenza è quello di una riflessione oggettiva e la più scientifica possibile sul tema della denatalità. La conferenza non è la festa della famiglia che abbiamo già fatto sui territori, ma si propone di radunare i vari stakeholders per vedere quali politiche siano necessarie per sfuggire a questo dilemma che non è solo marchigiano, ma nazionale”, spiega Loretta Bravi.
“Servono riforme radicali e un scatto culturale a tutti i livelli che mettano le giovani coppie in condizione di avere figli”, afferma Paolo Perticaroli, presidente del forum delle famiglie della regione Marche.
La conferenza è aperta al pubblico e si svolgerà dalle 9:30 alle 18:30; è riconosciuta come giornata di formazione per insegnanti, per amministratori e dipendenti dei Comuni marchigiani.