Ascoli Piceno, come lo scorso anno scolastico, la Giunta comunale ha approvato per l’annualità 2019/2020 il progetto didattico Scacchi a scuola, destinato alle primarie.
L’idea nasce dal coordinamento del Parlamento Europeo che, nel 2012, ha incoraggiato gli stati membri dell’Unione ad introdurre lo studio degli scacchi nelle aule, in quanto strumento di coesione tra i ceti sociali e metafora delle scelte della vita (“considerando che il gioco degli scacchi è accessibile ai ragazzi di ogni gruppo sociale, può contribuire alla coesione sociale e a conseguire obiettivi strategici quali l’integrazione sociale, la lotta contro la discriminazione, la riduzione del tasso di criminalità e persino la lotta contro diverse dipendenze” e “considerando che, indipendentemente dall’età dei ragazzi, il gioco degli scacchi può migliorarne la concentrazione, la pazienza e la perseveranza e può svilupparne il senso di creatività, l’intuito e la memoria oltre alle capacità analitiche e decisionali”, troviamo nella dichiarazione scritta del Parlamento Europeo).
“Gli scacchi, insieme alla lettura, servono a far crescere meglio i bambini e a farli abituare a riflettere e pensare, a pianificare le mosse future. Per questo motivo, come Amministrazione, siamo contenti di aver contribuito alla realizzazione dell’iniziativa”, ha spiegato l’assessore alla Pubblica Istruzione Monica Acciarri.
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Ascoli Piceno, la nascita del progetto
L’idea di portare gli scacchi nelle scuole primarie ascolane è stata del delegato provinciale del Coni Armando de Vincentis, essendo la disciplina associata al Coni.
Il progetto coinvolge 12 classi, per un totale di 250 alunni, con 120 ore di intervento previste, mentre nell’anno scolastico 2018/2019 le classi coinvolte erano 9 e i bambini circa 170. Gli istituti coinvolti sono l’ISC Ascoli Centro, Borgo Solestà e Luciani/San Filippo, la Primaria Malaspina, Sant’Agostino, Falcone/Borsellino, Rodari, Via Napoli, Don Bosco e Montessori.
L’iniziativa Scacchi a Scuola prevede il coinvolgimento della Federazione Scacchistica Italiana, che ha messo a disposizione i suoi istruttori federali Dante Guglielmi e Piera Palestini, la quale ha fatto notare come gli scacchi aiutino anche l’apprendimento della matematica: “in Piemonte è stato fatto un esperimento, insieme a scuole tedesche e spagnole: alcuni ragazzi sono stati coinvolti in un progetto didattico riguardante gli scacchi e, alla fine, si è notato il loro netto miglioramento nelle discipline matematiche”.
Scacchi a scuola è patrocinato dal Comune di Ascoli Piceno, da Coop Alleanza 3.0, dall’US Acli Marche e dalla sua affiliata Associazione sportiva dilettantistica Centro Iniziative Giovani come soggetto capofila.
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