Ascoli news, dopo il Garante dell’infanzia, arriva anche il regolamento del registro per la bi-genitorialità a cui il consiglio comunale di oggi ha dato il via libera all’unanimità.
“Uno strumento di alto valore politico e umano, che dà risposte concrete ai cittadini”, lo ha definito il sindaco Marco Fioravanti. “La tutela della famiglia e dell’individuo è in cima alla nostra agenda”.
Ascoli news, a cosa serve il registro per la bi-genitorialità
“Ulteriore intervento dell’amministrazione comunale per la tutela dei minori – ha spiegato l’assessore Massimiliano Brugni -. Il garante è già operativo, la sensibilità nei confronti dei minori rimane alta con questo regolamento. Il principio di bi-genitorialità tutela entrambi i genitori e in primo luogo il minore e deriva da una normativa europea”.
“L’amministrazione è partita col piede giusto in tema di politiche sociali dei minori – ha detto il consigliere Elena Stipa – il registro comunale è uno strumento prezioso a disposizione dei genitori, con cui possono annotare la propria domiciliazione collegandola a quella del figlio”. D’accordo anche Pietro Frenquellucci dai banchi dell’opposizione, chiedendo quale sarà il percorso che si avvia oggi con il registro. “Un grande risultato – ha detto il consigliere Francesca Pantaloni – per Fratelli d’Italia, poiché l’attenzione venne richiamata proprio da noi, nei panni dei consiglieri della passata amministrazione Daniela Massi Stella e Marco Cardinelli”. “Tutte le sollecitazioni che provengono dal mondo associativo per l’amministrazione sono fondamentali e possono essere recepite”, ha aggiunto il consigliere Alessio Pagliacci.
“Questo regolamento ha un alto valore politico – ha concluso il sindaco Fioravanti -. Questo è un altro passo verso i valori di questa amministrazione. Stiamo componendo una visione della città fatta di valori precisi, che mettono al centro l’uomo, che si tratti di minori, anziani, diversamente abili. Il registro va a dare una risposta al nuovo mondo, estremamente fragile, della famiglia e delle nuove povertà, ne sono un esempio i padri e le madri separati”.