Osvaldo Licini, sarà realizzato un nuovo documentario dedicato al grande artista marchigiano del Novecento dal titolo O. Licini. Un angelo in bilico, dedicato alla vita, al percorso creativo e all’anima del pittore, che delinea un percorso di ricerca e scoperta dell’ispirazione territoriale, dei segreti dell’arte e del genio creativo, ma anche del carattere e delle fragilità della persona Osvaldo Licini.
Volontà delle riprese è dimostrare come la presenza del paesaggio marchigiano abbia concorso a plasmare il modo di dipingere e di concepire l’arte di uno dei più grandi artisti del Novecento, spesso dimenticato e sottovalutato.
Il documentario è finanziato dal Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e premiato dalla commissione valutatrice come primo progetto in graduatoria con punteggio di 90/100 .
Il documentario è prodotto da Piceni Art For Job e Humareels ed è scritto da Mattia Biancucci ed Elia Bei, che ha anche curato la regia.
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Osvaldo Licini, le riprese del documentario
Dal 20 al 25 gennaio si svolge la prima settimana di riprese del documentario, che farà rivivere i luoghi, l’evoluzione artistica e l’anima solitaria dell’artista, ricreando un universo enigmatico e intimo, raccontato attraverso anche testimonianze.
La visione che caratterizza il nuovo documentario O. Licini. Un angelo in bilico è la consapevolezza dell’arte di Osvaldo Licini come un’eredità importante per troppo tempo sottovalutata, che racchiude non solo opere d’assoluto valore artistico, ma anche valori, storie autentiche, passioni.
Le riprese inizieranno in territorio marchigiano, a partire dal paese natale dell’artista, Monte Vidon Corrado, che ha svolto un ruolo determinante nell’influenzare la sua produzione ed evoluzione artistica, luogo del’anima per Licini tanto che, dopo aver vissuto Oltralpe ed essere stato protagonista dei fermenti artistici ed avanguardistici, decide di tornarvi e di diventarne sindaco per due volte.
Le riprese si concentrano in particolare negli esterni del paese ed interni del Centro Studi Osvaldo Licini, che si trova in quella che è stata la casa natale dell’artista, affacciata sui Sibillini. Il set si sposta poi ad Ascoli Piceno, in particolare nella Galleria d’arte contemporanea a lui intitolata.
Il viaggio nella vita del pittore è sostenuto dalle voci degli abitanti di Monte Vidon Corrado che lo hanno conosciuto e degli studiosi che lo hanno analizzato negli ultimi trent’anni, con la voce narrante di un altro marchigiano, Neri Marcorè.
Il viaggio che conduce attraverso il territorio legato a Licini porta a conoscere da vicino e con un’ottica nuova tante sue gemme nascoste, che hanno avuto parte nella vita del pittore: oltre a Monte Vidon Corrado, anche Porto San Giorgio, Fermo, Grottazzolina, Montefalcone Appennino, Falerone, Ascoli Piceno. Da una parte, quindi, Licini uomo e dall’altra Licini artista che si alternano e si completano a vicenda. Le lettere, le poesie e i racconti del pittore marchigiano accompagnano intimamente lo spettatore in questo viaggio.
Osvaldo Licini, qualche cenno sulla vita
L’esperienza cinematografica parte da Monte Vidon Corrado, piccolo paese dell’entroterra fermano protetto dalla maestosità dei Monti Sibillini. È proprio lì, a stretto contatto con la natura e il paesaggio che vennero pensate, concepite e realizzate le opere più importanti della carriera di Licini, così come le vedute paesaggistiche iniziali.
La vita dell’artista è composta da tappe ben precise sul territorio italiano ed europeo. Un viaggio che comincia alla fine dell’Ottocento a Monte Vidon Corrado, e che finisce per tornare in maniera circolare nello stesso luogo nel 1958. Monte Vidon Corrado, Bologna, Firenze, Parigi e la Svezia sono alcune delle tappe che hanno modellato l’universo artistico di Licini verso un’arte misteriosa e fantastica.
Sono, tuttavia, l’isolamento volontario a Monte Vidon Corrado e gli anni della Seconda Guerra Mondiale le tappe del suo percorso e i contesti nell’ambito dei quali prendono vita le celebri creature che popolano il mondo fantastico di Licini, personaggi che il pittore crea e fa vivere nel cielo di Monte Vidon Corrado che lo sovrasta: Olandesi volanti, Amalassunte e Angeli ribelli.