Tutto il calcio minuto per minuto, storica trasmissione radiofonica, compie oggi 60 anni. Il programma sportivo, in onda sulle frequenze di Rai Radio1, fu inaugurato il 10 gennaio 1960, per iniziativa di tre giornalisti: Guglielmo Moretti (all’epoca Capo della redazione sportiva Rai), Roberto Bortoluzzi (che ne divenne il conduttore) e Sergio Zavoli (all’epoca capo della Redazione radiocronache Rai).
In realtà, la trasmissione nacque come sperimentazione radiofonica, per la trasmissione multipla di diversi eventi in contemporanea, in preparazione dei XVII Giochi Olimpici di Roma del 1960, che furono un evento globale, trasmesso televisivamente e radiofonicamente dalla Rai.
Tutto il calcio minuto per minuto: 60 anni di gol alla radio, con la storica trasmissione
Il format di “Tutto il calcio minuto per minuto” prevede la presenza di uno “Studio centrale” e vari collegamenti con gli Stadi, in cui si giocano le partite del Campionato di calcio, che si svolgono nel corso del pomeriggio. Attualmente, il sabato esiste una variante per la Serie B, mentre la domenica vengono trasmesse le partite della Serie A. Quando iniziò la trasmissione, tutte le partite si giocavano di domenica; poi, con l’arrivo delle “TV a pagamento” e la suddivisione in anticipi e posticipi, si è dato vita a un “calcio spezzatino”, che ha frammentato le gare del Campionato.
Nel corso di questi sessant’anni, ci sono stati alcuni cambiamenti nella trasmissione. Lo sponsor, che inizialmente sostituiva la sigla di apertura, era un’azienda produttrice di alcolici, eventualità oggi proibita dalla legge. Inoltre, si poteva ascoltare soltanto il racconto del Secondo tempo delle partite trasmesse, per il timore che la gente disertasse gli Stadi; comunque, anche oggi è diffusa l’abitudine di portare con sè una radiolina allo Stadio, in modo da poter capire meglio le azioni di gioco, ma anche per conoscere i risultati delle altre partite.
Dal 1983 al 1988, e dal 1997 ai giorni nostri, la sigla è quella composta da Herb Alpert e dai Tijuana Brass, le cui note di tromba di “A taste of honey” calzano perfettamente con l’apertura. I conduttori della trasmissione sono stati Roberto Bortoluzzi, Massimo De Luca e Alfredo Provenzali, prima che il testimone passasse a Filippo Corsini.
Tutto il calcio minuto per minuto: le storiche voci di Enrico Ameri e Sandro Ciotti
Tra le voci storiche, che hanno caratterizzato le domeniche calcistiche italiane, ci sono stati due radiocronisti molto amati dal pubblico: Enrico Ameri, con la sua passione, il ritmo e la fluidità nel raccontare le partite; Sandro Ciotti, con la sua voce calda e grave, la ricchezza lessicale e la spiccata ironia. I due furono protagonisti di divertenti ed eleganti siparietti (“Scusa Ameri, sono Ciotti…” oppure “Scusa Ciotti, sono Ameri…”). Per un decennio, i volti di Ameri e Ciotti sono stati disegnati dall’immaginazione dei radioascoltatori; fino a quando, verso la fine degli Anni ’70, la TV ha regalato agli italiani il piacere di vedere i loro sguardi e i loro sorrisi.
La storia di “Tutto il calcio minuti per minuto” è anche quella di Claudio Ferretti, Ezio Luzzi, Enzo Foglianese, Italo Moretti, Marcello Giannini, Piero Pasini, Beppe Viola. Nell’era moderna, si possono menzionare le voci di Bruno Gentili, Giulio Delfino, Giuseppe Bisantis, Massimo Barchiesi, Massimiliano Graziani, Emanuele Dotto e Giovanni Scaramuzzino.
Due esperti radiocronisti: Riccardo Cucchi e Francesco Repice
A giudizio di chi scrive, gli eredi di Ciotti e Ameri possono essere rintracciati in due esperti radiocronisti dei giorni nostri.
Riccardo Cucchi, con la sua voce squillante e spigliata, ha gridato “Campioni del Mondo!” nella notte di Berlino, il 9 luglio 2006; ha passato tre anni di apprendistato radiofonico, sotto la guida di Ameri; è andato in pensione dalla Rai nel 2017, ma rimane un autorevole opinionista, per quanto riguarda le vicende calcistiche. Durante le sue radiocronache, ha mostrato di avere eleganza, empatia, precisione e stile radiofonico.
Francesco Repice, invece, è il radiocronista più esperto, tra quelli attualmente in forza a Radio1 Rai. Insieme a Cucchi, ha raccontato la finale di Champions League del 22 maggio 2010, nella notte in cui l’Inter battè il Bayern Monaco per 2-0 (doppietta di Diego Milito) e vinse il “Triplete”. Repice è la “prima voce” della Nazionale maggiore di Calcio, ma è anche il narratore delle partite più importanti del Campionato di Serie A. Le sue radiocronache sono un concentrato di ritmo trascinante, enfasi, energia, disinvoltura e linguaggio forbito (pieno di neologismi, come “sradica il pallone” e “francobolla l’avversario”).
TANTI AUGURI, “TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO”!