Salute, è stato presentato questa mattina il protocollo che prevede la diagnosi precoce del deficit visivo nei neonati prematuri; esso approda nei reparti di Neonatologia, Pediatria e Neuropsichiatria dell’Ospedale Mazzoni e in quello di San Benedetto.
Grazie a questo progetto, entrano così nel network nazionale diventando primi nelle Marche e tra i primi del Centro Italia che insieme alla Neuropsichiatria Infantile e alla Neonatologia della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma ha creato il network e il protocollo.
Salute, cos’è il protocollo firmato dai due ospedali
Nel 2015 la Fondazione Mariani, ha sostenuto il progetto nato con lo scopo di creare un network italiano per definire e uniformare la metodologia di diagnosi precoce del deficit visivo nei bambini con lesioni cerebrali con l’intento di diffondere tali conoscenze in ogni regione, in modo di ridurre gli spostamenti dei bambini e arrivare ad un intervento riabilitativo precoce.
Essa, istituita nel 1984 da Luisa Toffoloni Mariani in memoria del marito, ha finalità di solidarietà sociale nell’ambito della Naurologia Infantile, infatti lavora insieme a diversi istituti scientifici e assistenziali attraverso un’azione complementare di promuovere servizi in questo campo,favorire la formazione del personale medico e paramedico e sovvenire la Ricerca Scientifica.
Grazie alle varie attività dell’Officina dei Sensi,nato per volontà delll’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti delle sezioni di Ascoli e Fermo, il progetto è arrivato negli ospedali Mazzoni di Ascoli e Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto diventando così i primi nelle Marche e tra i primi del Centro Italia. Protocollo che prevede che si svolga fin dalla terapia intensiva neonatale, la valutazione precoce delle funzioni visive.Creando poi un contatto diretto con i centri di riabilitazione del territorio, i bambini possono intraprendere un trattamento riabilitativo precoce e mirato.
Salute, perché è importante la diagnosi precoce
“L’Officina dei Sensi si occupa della vista sotto ogni suo aspetto e accompagniamo ogni paziente in tutto il suo percorso affinché lo sviluppo sia a 360°, grazie ai vari interventi di educazione alla famiglia in modo che ogni bambino si possa esprimere in modo armonico”ha spiegato il Direttore del Centro Mirko Fava.
Centro che comprende diverse realtà, le cooperative sociali, l’AIIEN, l’Associazione Italiana Idroterapisti ed Educatori Neonatali e l’ESN, l’Ente Nazionale Sordi, Sezioni di Ascoli Piceno. “Si tratta di un’idea innovativa perché è molto importante accorgersi di questi problemi nei primi mesi di vita dei bambini affinchè possano avere una vita migliore “ha detto il Direttore dell’Area Vasta 5, Cesare Milani.
Presente alla presentazione del progetto anche il Sindaco, Marco Fioravanti secondo cui “c’è stata la volontà di estendere il Protocollo nel nostro territorio ricordando quanto sia importante la prevenzione sui bambini. Infatti, ricordiamo la Giornata Mondiale della Prematurità Domenica 17 Novembre e durante il Consiglio Comunale di lunedì annunceremo anche il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, fermando la nostra attenzione nei confronti dei bambini sotto ogni aspetto. Se non facciamo prevenzione abbiamo due rischi, uno sociale che riguarda la salute del bambino e uno economico”.
Progetto che ha visto l’intervento diDaniela Ricci, Responsabile CeDiRiVi (Centro Riabilitazione Visiva), Polo Nazionale di Ipovisione, IAPB (Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità) Italia Onlus, Fondazione Policlinico Gemelli di Roma secondo cui “ci sono tantissimi bambini con problemi motori e comportamentali e visivi che non vengono diagnosticati non prima dei 10 anni; nonostante l’Italia sia molto avanti nella ricerca gli studi non vengono messi in pratica e per questo abbiamo cercato di creare questo progetto che faccia da ponte tra la diagnosi fatta dall’ospedale e i centri di riabilitazione portando avanti l’idea di fare un network italiano, organizzando un protocollo di valutazione neonatale con un training breve che ci permetta di capire i problemi visivi dei bambini dando anche le indicazioni giuste alle famiglie. Il nostro obiettivo è quello che sia uno screening non straordinario ma diffuso”.
“Con il Dottor Ruffini,abbiamo seguito i neonati fino ai 3 anni grazie alle attività di follow up, e adesso grazie a questo progetto abbiamo la possibilità di lavorare con la Dottoressa Ricci, per noi è un onore”, ha detto Valeria Filippini, Direttore della Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Mazzoni.
“Importante, come ha già detto il Sindaco, ricordare la giornata di Domenica dedicata alla prematurità e grazie a questo protocollo mettiamo in primo piano la prevenzione di queste problematiche e per questo deve essere fatto un follow up in ogni aspetto”ha detto Luisa Pieragostini, Direttore della Pediatria e della Neonatologia dell’Ospedale Murri di Fermo.
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