Musei Sistini del Piceno, il liceo scientifico Giuseppe Peano di Monte Rotondo (RM) si è legato a Montemonaco, firmando una convenzione tra la dirigente dell’Istituto Roberta Moncado e la direttrice dei Musei Sistini del Piceno Paola Di Girolamo per un progetto, interdisciplinare e di cittadinanza attiva, che coinvolgerà 50 studenti del triennio.
In programma una serie di iniziative volte a rilanciare il variegato patrimonio dell’entroterra montano piceno, dall’aspetto storico-culturale a quello naturalistico.
Musei Sistini del Piceno, la prima iniziativa
Sabato 9 novembre il Museo di Arte Sacra del borgo piceno è stato teatro del primo importante incontro per sancire i primi passi dell’iniziativa, promossa da Maria Gaetana Barelli, insegnante di scienze e originaria di Montemonaco e, subito dopo, dal sindaco di Montemonaco Francesca Grilli e dalla Di Girolami.
Erano 8 i professori, arrivati da Monte Rotondo che hanno incontrato la direttrice del museo, conferendo ai propri studenti l’opportunità di conoscere una realtà da valorizzare e che si estende oltre i propri confini regionali.
Montemonaco, la valorizzazione del territorio
Maria Gaetana Barelli, docente di scienze originaria di Montemonaco, è rimasta sempre molto legata alla propria terra d’origine. Per questo motivo, sta mettendo in campo una serie di iniziative, come ad esempio la realizzazione di un’audio guida per il Museo di Arte Sacra di Montemonaco o la scrittura di brochure in italiano e inglese da distribuire, dal 2020, ai visitatori. Per entrambi i progetti, i fondi sono stati trovati grazie alla Nazionale di calcio dei Terremotati, il cui capitano è Francesco Pastorella.
Si procederà, poi, con lo studio delle chiese per produrre e promuovere visite virtuali, approfondendo la storia del paese e l’aspetto naturalistico: “La faglia del Vettore è una delle poche affioranti e rappresenta un’occasione unica per lo studio dei terremoti. I laghi di Pilato e Palazzo Borghese, con i loro chirocefali, sono una riserva naturale di gran pregio. Simboli di disastri avvenuti, come il terremoto, o annunciati come gli stravolgimenti climatici che possono però tramutarsi in occasione di studio per coloro che saranno gli uomini di domani, consapevoli e pronti ad adottare buone pratiche e misure necessarie per convivere con il richiamo della terra”, afferma la Barelli.
