Cgil-Fillea Ascoli Piceno, si è svolto a Pescara del Tronto il primo congresso della Fillea (Federazione italiana dei lavoratori del legno, dell’edilizia, delle industrie affini ed estrattive); la Fillea conta, tra Ascoli e Fermo, quasi 1000 iscritti, tra lavoratori dell’edilizia, del legno e delle cave.
La Fillea si è riunita a Pescara del Tronto per avviarsi al primo congresso provinciale, impegnandosi, per i prossimi 4 anni, a continuare le battaglie per la legalità, il lavoro e l’occupazione. Le tre principali direttive da seguire saranno quelle della ricostruzione post sisma, del rifacimento e sanamento della rete infrastrutturale e degli impianti fissi.
La Fillea e la CGIL hanno, così, deciso di fare un investimento nel territorio ascolano e fermano costituendo una squadra giovane e motivata con a capo Paola Senesi, segretaria neo eletta.
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Cgil-Fillea Ascoli Piceno, la ricostruzione post sisma
Secondo il sindacato e l’associazione di categoria la ricostruzione post sisma è partita in modo sbagliato, a partire dalla gestione dell’emergenza.
“A distanza di tre anni dalle principali scosse, la ricostruzione si è rilevata lenta e priva di regole: nelle province coinvolte nella ricostruzione, il sistema ha dimostrato di non avere anticorpi robusti contro infiltrazioni e abusi e tutto si è svolto in totale assenza di regole, trasparenza e legalità”, scrivono Cgil e Fillea.
Cgil-Fillea Ascoli Piceno, i dati
Nelle province di Ascoli e Fermo, negli anni della crisi, si sono persi quasi il 50% dei posti di lavoro, il che significa 3000 posti in meno e oltre 600 aziende chiuse.
La media delle ore mensili lavorate in edilizia nelle province si attesta intorno alle 100 settimanali, con un’emersione problematica del lavoro nero che comincia, pian piano, ad insinuarsi nuovamente nel settore.
Le priorità ribadite dalla Fillea provinciale rimangono la tutela del lavoro e delle lavorazioni e nel supporto alla tante vertenze aperte.
