È arrivata nel mondo della messaggistica istantanea una nuova app creata da Facebook: Instagram Threads. Un’applicazione in grado di collegarsi ad Instagram e lasciarvi chattare o inviare stories solo ai vostri amici più cari.
Un’applicazione simile per molti versi a Snapchat, per altri a Messenger e Whatsapp. Uno strumento in più nell’arsenale di social dell’universo Facebook che lo aiuta nell’unificazione delle chat e, soprattutto, nella conquista dei più giovani.
Instagram Threads, un’applicazione per amici
Threads sarà per Instagram quello che Messenger è per Facebook, con modalità differenti sia dalla solita messaggistica che dalle stories. Non è certamente il social per chi cerca lavoro ma certamente il social in cui ci si rilassa tra amici che già sono presenti nei nostri contatti di instagram.
Ma, in un periodo in cui i social non funzionano a giorni alterni e i blackout social sono sempre più ampi, c’era davvero bisogno di un nuovo social?
Pare di sì, poiché come dice il Director of Product di Instagram, Robby Stein: “Threads è un app a sé progettata pensando a privacy, velocità e alle persone con cui abbiamo legami più stretti”. Un applicazione pensata per rendere, quindi, più facile e veloce la comunicazione e lo scambio di fotografie, stories, messaggi e video con i propri amici.
Un modo perfetto per avere un posto sicuro in cui non avere follower ma solo amici e in cui evitare chi invia sui social messaggi irritanti e provocatori.
Threads Instagram, cosa c’è di nuovo e punti oscuri
Non molte sono le novità di questa applicazione che pare essere completamente intuitiva e semplice, quasi minimal.
Appena aperta l’app infatti si imposta subito sulla fotocamera del cellulare per essere pronta ad inviare foto e aggiornamenti ai propri amici.
Qui, al contrario delle stories di Instagram, non vengono applicati filtri, e le foto possono essere inviate a uno o più gruppi di amici scelti e creati precedentemente. Una volta creato il contenuto – foto o video che sia – non si deve cercare gli amici in una lista infinita ma li si trovano lì nella parte inferiore dello schermo, a portata di clic.
Sempre da Instagram riprende la sezione laterale e chat interna con cui leggere ed inviare i messaggi. C’è anche la possibilità di aprire chat di gruppo ma solamente se tutti i partecipanti sono nelle liste di amici altrui.
Come si accennava, inoltre, molte funzioni sono state prese o ispirate da altri social network e app di messaggistica istantanea già esistenti.
Aggiornamento automatico di stato: un pericolo?
La privacy ispirata a Snapchat e gli aggiornamenti di stato in stile Whatsapp si uniscono per creare aggiornamenti di stato automatici che creano negli utenti alcune preoccupazioni. Gli stati infatti, modificati automaticamente dall’applicazione sfruttando i servizi di geolocalizzazione.
Piccoli punti oscuri che permetterebbero all’applicazione di “seguirvi” nel corso della giornata e di pubblicare automaticamente ai vostri amici più stretti la propria posizione e un’emoji che rappresenta l’attività che si sta svolgendo.
La preoccupazione nasce sia dal costante controllo che dall’automatica resa di questi dati a terzi. Una preoccupazione che cresce nel momento in cui i fruitori maggiori di questo servizio sarebbero i giovani e giovanissimi che molte volte non si rendono conto del pericolo ipotetico che potrebbero correre utilizzando queste funzioni di tracciamento.
Prevendendo polemiche in questo senso Facebook ha rassicurato gli utenti con un post nella newsroom in cui si sottolinea che: “Le informazioni precise sulla posizione raccolte per lo stato automatico sono una nuova funzionalità specifica per le discussioni e non verranno utilizzate per gli annunci“.
Oltre il fatto che “la tua posizione, i tuoi movimenti, il livello della tua batteria e la connessione alla rete cellulare per determinare quali informazioni di contesto condividere”.