Marche, Save the Children, nell’Atlante dell’infanzia a rischio, ha dipinto un quadro a tinte fosche per le Marche: stanno crescendo, di pari passo, povertà economica e culturale: quasi il 40% dei bambini non legge nessun libro nell’arco dell’anno, mentre, rispetto al 2009, gli adolescenti che fanno quotidianamente accesso al web sono triplicati.
Marche, l’Atlante dell’infanzia a rischio
Nelle Marche, quasi un bambino su cinque è in una situazione di povertà relativa: è questa l’informazione principale emersa dall’indagine dell’organizzazione umanitaria Save the Children confluita nell’Atlante dell’infanzia a rischio.
Negli ultimi 10 anni, la povertà relativa infantile avrebbe raggiunto il 20,6%, percentuale comunque al di sotto della media nazionale, attestata dall’Istat al 22%. Contemporaneamente, le natalità marchigiana è stata in costante calo (quasi il 30% in meno rispetto al 2008), ma è cresciuto significativamente il numero di adolescenti e bambini di cittadinanza non italiana, che lo scorso anno rappresentavano il 10,8% dei minori della regione. Diminuiscono, invece, i giovani che abbandonano la scuola (- 4,4%), ma crescono i Neet (+ 3,5%), ovvero i giovani che, dopo aver abbandonato la scuola, non lavorano né cercano lavoro.
Purtroppo, anche per quel che riguarda l’istruzione la situazione non è buona: in genere, gli edifici scolastici non sono luoghi particolarmente sicuri, essendo, nelle Marche, il 40,6% privo del certificato di agibilità (dato comunque più basso della media nazionale).
Per quel che riguarda la cultura personale, mentre in Italia un giovane su due non apre un libro all’anno, nelle Marche il 39,3% si comporta in questo modo. I minori, però, sono sempre più connessi: al 2018, il 50,4% dei giovani usa costantemente internet, contro il 18,5% del 2008.
Illuminiamo il Futuro, la campagna
Per tentare di incrementare la formazione personale dei minori, Save the Children ha lanciato una campagna intitolata Illuminiamo il Futuro, dove si chiede la restituzione di luoghi abbandonati alla cultura, in modo che siano fruibili da giovani e bambini, magari come scuole sicure.
Dall’avvio della campagna, Save the Children ha individuato, su tutto il territorio nazionale, 24 Punti Luce, spazi per contrastare la povertà educativa, che sorgono nei quartieri e nelle periferie svantaggiati delle città, per offrire opportunità formative ed educative gratuite a ragazzi dai 6 ai 17 anni. Nelle Marche, attualmente, è presente uno di questi centri ad Ancona, gestito in collaborazione con la cooperativa sociale Polo 9.