Spazio: si è conclusa, con successo, la prima “passeggiata spaziale” interamente al femminile, effettuata dalle astronaute americane Christina Koch e Jessica Meir.
Sotto l’attenta osservazione dell’astronauta italiano Luca Parmitano (Comandante della Stazione Spaziale Internazionale), si è compiuto uno storico record: infatti, finora non si era verificata una “passeggiata spaziale” effettuata da due astronaute.
Spazio: prima “passeggiata spaziale” effettuata da due astronaute
Le due astronaute statunitensi (Christina Koch e Jessica Meir) sono uscite dalla Stazione Spaziale Internazionale, per sostituire l’elemento di una batteria andato in avaria. In seguito, hanno ricevuto in diretta gli elogi dal Presidente americano, Donald Trump, che si è collegato con la Stazione Spaziale, dalla Casa Bianca: “Siete delle donne molto coraggiose, molto intelligenti. Siamo molto fieri di voi, state facendo la storia”.
Assistite dal comandante dell’equipaggio, composto dal Comandante Luca Parmitano (dell’Agenzia Spaziale Europea-ESA), e dall’americano Andrew Morgan (NASA), “AstroChristina” e “AstroJessica” hanno lavorato su una struttura a traliccio. Hanno sostituito il regolatore di potenza, che si trovava in avaria, con un altro di riserva. “Sono orgoglioso delle mie ‘astrosorelle’. – ha scritto, su Twitter, l’astronauta americano Morgan – Ci siamo addestrati insieme nel 2013, ora sono state impegnate in una passeggiata spaziale che fa la storia!”
L’attività extraveicolare (Eva) tutta al femminile era stata programmata, inizialmente, per marzo scorso: avrebbe dovuto avere, per protagoniste, la stessa Christina Koch e un’altra collega (Anne McClain), ma un problema con le tute spaziali aveva fatto saltare la missione. Infatti, la tuta destinata alla McClain, che nel frattempo è ritornata a terra il 25 giugno scorso, non era della taglia adatta a lei, per cui la NASA aveva dovuto cancellare l’uscita. Poi riprogrammata per il 21 ottobre, la passeggiata in rosa è stata anticipata a venerdì 18 ottobre. Fino a qualche anno fa, le donne erano considerate come una novità in un equipaggio spaziale, ma ora la situazione sembra essere cambiata.
