L’uso delle sigarette elettroniche sin dalla loro entrata in commercio nel 2003, si è diffuso in tutto il mondo come modo aternativo per smettere di fumare o comunque come modo più “sano” rispetto alla sigaretta tradizionale. Ma tanti non considerano il fatto che le sigarette elettroniche fanno male e sono dannose per la nostra salute.
A dare conferma sono stati gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità realizzando un vero e proprio report sul fumo. Inoltre basti pensare che negli Stati Uniti è scattato l’allarme mentre in altri paesi il suo uso è stato vietato come in Michigan e a New York dal Consiglio per la Salute Pubblica a causa di alcuni decessi e il continuo diffondersi di malattie polmonari.
Andiamo a scoprire i rischi e le conseguenze provocati dall’uso di questo tipo di sigaretta che negli ultimi anni ha registrato un vero e proprio boom soprattutto tra i giovanissimi, dominando assiduamente il mondo dei tabacchi.
Sigarette elettroniche e salute
Gli amanti del mondo delle sigarette e in particolare per quella elettronica non saranno affatto contenti quando leggeranno questa notizia che si sta diffondendo quotidianamente; le sigarette elettroniche fanno malissimo, sono dannose per la nostra salute e possono portare in alcuni casi, anche alla morte.
Svapare tramite la sigaretta elettronica potrebbe portare a dei rischi per la salute soprattutto tra coloro che l’ hanno preferita alla classica sigaretta.A dare conferma sono stati prima gli esperti dell’ realizzando un report sul fumo e sulle sue conseguenze e Organizzazione Mondiale della Sanità poi il Consiglio per la Salute Pubblica vietandone l’uso in alcuni paesi degli Stati Uniti, in Michigan e nello Stato di New York a seguito di otto decessi e centinaia di persone colpite da diverse malattie polmonari.
Inoltre,anche nel mondo dei più giovani si sta espandendo sempre più il suo uso, tanto da rappresentare la forma di tabacco più diffusa nel 18% dei giovanissimi tra i 13 e i 15 anni .
Tutti i rischi della sigaretta elettronica
La sigaretta elettronica può portare al cosiddetto effetto droga ponte; tramite lo “svapare” permetterebbe a tanti di passare all’utilizzo della sigaretta tradizionale grazie alla bassa percentuale di nicotina presente nei vari liquidi che comporterebbe assuefazione e il continuo bisogno della sostanza. Anche il glicole propilenico, usato da tempo nei fumogeni impiegati nell’industria del cinema e nei concerti pop, è considerato generalmente sicuro, anche se alcuni studi indicano che l’inalazione prolungata può dare origine a irritazione delle vie aeree, tosse e in casi molto rari asma e riniti.
Oltre alla nicotina, è sempre al centro di diversi studi anche la composizione dei vari liquidi fatta di metalli che porterebbe a malattie e danni polmonari. Il diacetile, un aroma molto utilizzato fra l’altro nel burro, è sicuro quando viene ingerito, ma è associato all’insorgenza di bronchiolite obliterante se viene inalato per lunghi periodi in alte concentrazioni.
Secondo alcuni studi, sono circa 7000 i diversi composti aromatizzanti contenuti nelle sigarette elettroniche in vendita negli Stati Uniti, con caratteristiche biochimiche molto variabili che dovrebbero essere esaminate uno ad uno; nello stesso paese si è diffusa una vera e propria epidemia tra i fumatori di sigarette elettroniche.
Quali sono i sintomi? Nausea, vomito,affaticamento, febbre, tosse, dolore al torace e respiro corto possono portare alle diverse malattie che colpiscono i polmoni. Proprio come è successo negli Stati Uniti, con 500 persone ricoverate di cui tante sotto i 35 anni e 8 decessi. L’aspetto dei polmoni sembra quello tipico di una polmonite batterica o virale. La Food and Drug Administration (FDA) inizialmente aveva correlato i vari sintomi con l’utilizzo di liquidi a base di Thc, il principio psicoattivo contenuto nella marijuana. Alcuni pazienti hanno sostenuto di non averne mai fatto uso o per mancata conoscenza delle sostanze contenute nel liquido o per evitare ritorsioni legali, dal momento che in molti Stati americani l’uso della marijuana è illegale.
Le normative in Italia
Le norme relative all’uso di queste sigarette sono diverse rispetto a quelle in vigore negli Stati Uniti; le regole per la produzione di liquidi per svapare sono disciplinate dal Decreto 6/2016 in merito agli ingredienti e alle immissioni di tabacco, compresi i livelli massimi di emissioni di catrame,nicotina e monossido di carbonio insieme alle varie indicazioni d’uso. In Italia, i liquidi devono contenere esclusivamente ingredienti di elevata purezza escludendo ogni sostanza che si può rivelare nociva per la salute. Inoltre, ogni contenitore può contenere al massimo 10 ml di liquido.