Ascoli-Pescara finisce 0-2 per gli abruzzesi. I bianconeri di Mister Zanetti sono stati beffati nei minuti finali, dai gol di Galano e di Busellato su rigore: una doccia gelida per i bianconeri, privi di Ardemagni e Brosco. In virtù di questo risultato, l’Ascoli scivola al sesto posto nella classifica delle Serie B, con 12 punti in graduatoria.
Allo Stadio “Cino e Lillo Del Duca”, va in scena una partita molto sentita da entrambe le tifoserie: il derby marchigiano-abruzzese tra il Picchio e i rivali pescaresi. Si sfidano due formazioni reduci da una sconfitta: l’Ascoli viene dallo “stop” in casa della Cremonese, mentre i biancocelesti hanno subìto una sconfitta casalinga contro il Crotone. L’Ascoli ha il miglior attacco del campionato (con 14 gol segnati), mentre la difesa abruzzese è una delle più perforate (con 12 reti subìte). Prima del match, osservato un minuto di silenzio in memoria di Giorgio Squinzi (Presidente del Sassuolo), scomparso questa settimana.
L’Ascoli viene schierato da Mister Paolo Zanetti con un modulo 4-3-1-2: Leali in porta; in difesa Pucino, Valentini, Gravillon, Padoin; a centrocampo Gerbo, Troiano e Piccinocchi; trequartista Ninkovic; coppia d’attacco composta da Scamacca e Da Cruz.
Il Pescara, allenato da Luciano Zauri, scende in campo con un modulo 3-5-1-1: Fiorillo tra i pali; difesa a tre con Drudi, Campagnaro, Scognamiglio; a centrocampo Ciofani, Machin, Memushaj, Busellato, Masciangelo; trequartista Galano; unica punta Brunori.
Il film della partita
L’inizio del primo tempo è in sordina, per entrambe le formazioni, con nessuna occasione da gol degna di nota. All’11° minuto, c’è qualche scaramuccia tra il bianconero Scamacca e Scognamiglio, dopo un contatto tra i due nell’area pescarese, poi l’arbitro Aureliano placa gli animi. L’Ascoli effettua lunghi possessi di palla, per costruire le azioni con più calma, ma il Pescara riesce a chiudere gli spazi. Azione dubbia al 16°: il biancoceleste Drudi stende, in area di rigore, il trequartista ascolano Ninkovic, ma l’arbitro lascia correre, con vibranti proteste della panchina dell’Ascoli. Al 28°, occasionissima per il Picchio: il tiro del bianconero Gerbo viene ribattuto dalla parata di Fiorillo; poi il pallone si impenna verso l’alto, per la bella rovesciata di Scamacca, che colpisce in pieno il palo esterno. L’Ascoli non riesce a trovare le misure tra centrocampo e attacco, manca la fluidità per poter impostare azioni offensive. Il primo tempo si chiude con il parziale di 0-0.
All’inizio della seconda frazione di gioco, ci sono imprecisioni da entrambe le parti. Al 69° arriva il primo avvicendamento della partita: nelle file dell’Ascoli, a centrocampo entra il croato Brlek al posto di Gerbo. Al 78° la prima vera azione pericolosa della ripresa, che viene confezionata dall’Ascoli: lancio dalla metà campo e colpo di testa di Troiano, ma il portiere Fiorillo devia in angolo. Due minuti dopo, nell’area ascolana, il difensore bianconero Gravillon interviene in scivolata, ribattendo un tiro di Brunori e salvando la porta di Leali. Al 82° Campagnaro interviene in anticipo su un tiro di Scamacca, mandando il pallone in corner. Al minuto numero 84, Zauri sostituisce Drudi per infortunio e fa entrare Bettella. Purtroppo, all’87° arriva il gol pescarese con Galano: il bianconero Gravillon tenta disperatamente di evitare la marcatura avversaria, ma il pallone finisce in rete. Lo 0-2 degli abruzzesi arriva al 94°, con un rigore segnato da Busellato (concesso per un fallo di Ferigra sullo stesso Busellato).
Il Picchio ha incassato la seconda sconfitta consecutiva; gli infortuni di Ardemagni e Brosco hanno condizionato la partita dei bianconeri, che sono stati sfavoriti anche dalla condizione non ottimale del rientrante Scamacca. Partita incolore per Ninkovic e Da Cruz, dai quali ci si aspettava qualcosa in più. Da rivedere il centrocampo ascolano, che nelle ultime due partite è apparso in affanno. L’Ascoli ha un buon potenziale di squadra, ma deve prestare più attenzione a centrocampo e in difesa. Due partite senza gol sono un campanello d’allarme, soprattutto se l’Ascoli ha il miglior attacco del torneo; comunque, nel calcio moderno, le partite si vincono soprattutto a centrocampo. Il prossimo impegno per l’Ascoli sarà la trasferta di domenica 20 ottobre, dopo la sosta per le Nazionali: i bianconeri di Zanetti affonteranno il temibile Chievo Verona.
Il tabellino
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Pucino, Valentini (91′ Ferigra), Gravillon, Padoin; Gerbo (69′ Brlek), Troiano (91′ Chajia), Piccinocchi; Ninkovic; Scamacca, Da Cruz. All.: P. Zanetti.
A disposizione: Lanni, Novi, Andreoni, Laverone, D’Elia, Petrucci, Cavion, Rosseti, Beretta.
PESCARA (3-5-1-1): Fiorillo; Drudi (84′ Bettella), Campagnaro, Scognamiglio; Ciofani, Machin, Memushaj, Busellato, Masciangelo; Galano; Brunori (91′ Borrelli). All.: L. Zauri.
A disposizione: Farelli, Zappai, Del Grosso, Vitturini, Bruno, Ingelsson, Cisco, Di Grazia, Bocic, Maniero.
Arbitro: Aureliano (Bologna).
Reti: 87° Galano, 94° rig. Busellato.
Spettatori: 8.510 (4.313 biglietti, 4.197 abbonamenti).
Note: Ammoniti Troiano (A); Drudi, Scognamiglio, Masciangelo (P).
Recupero: 0′ Primo tempo, 6′ Secondo tempo.
Foto presa dalla Pagina Facebook dell’Ascoli Calcio