Renato Zero, nel giorno in cui ha compiuto 69 anni (anche se, in realtà, non li dimostra affatto), ha presentato il suo nuovo album “Zero il Folle”, che uscirà ufficialmente venerdì 4 ottobre (e sarà seguito da un tour italiano, che partirà il 1° novembre). In un gremito “Auditorium Parco della Musica” di Roma, il “Renato nazionale”, al secolo Renato Fiacchini, ha incantato i giornalisti e il pubblico accreditato, nel corso di una conversazione che ha sfiorato le due ore di durata (quasi come un concerto “live”). Il cantautore romano, nato nella “Città Eterna” il 30 settembre 1950, è stato il “mattatore” dell’incontro, grazie alla sua simpatia e al suo contagioso carisma.
Renato Zero presenta il nuovo album “Zero il Folle”, nel giorno del suo compleanno
Renato Zero è stato autore e interprete, nel corso dei suoi oltre 52 anni di carriera, di innumerevoli successi musicali (come “I migliori anni della nostra vita”, “Magari”, “Il cielo”, “Mi vendo”, “Il triangolo”, “Amico”, “Più su”, “Cercami”, “Nei giardini che nessuno sa”, “Il carrozzone”, “La favola mia” e molti altri). E, fortunatamente, è ancora un caposaldo del panorama musicale italiano. Sono svariati, i temi al centro del nuovo lavoro discografico del grande Zero: l’ambiente, l’alienazione da nuove tecnologie, la morte, la crisi delle nascite, la fuga dei cervelli, la condanna dell’aborto, il rapporto con Dio in una visione malinconica e introspettiva.
“Voglio festeggiare Zero – ha affermato Renato Fiacchini – per avermi strappato a 15 anni dalla noia, per avermi infuso il desiderio di cambiare vita. Ringrazio i miei fan, i ‘sorcini’, per avermi permesso di non allontanarmi dalla mia passione”. Si definisce, inoltre, un “portatore sano di coraggio”, affermando di aver “fatto pace con ‘Zero il Folle’, perché folle è chi sogna, chi è libero, chi provoca, chi cambia”. “Non è facile averli insieme, Fiacchini e Zero. – prosegue il cantante romano – Zero era diventato troppo invadente, l’ho dovuto rimettere a posto. Ma, ormai, dormiamo nello stesso letto”.
Il nuovo disco “Zero il Folle” uscirà sia in “formato CD”, sia in “formato LP” (ovvero il vinile da 33 giri). Entrambe le versioni saranno disponibili con 4 copertine del cofanetto, che insieme vanno a comporre la parola “Z E R O”. Il disco è stato registrato interamente in Gran Bretagna, a Londra; è stato prodotto e arrangiato da Trevor Horn (produttore di Paul McCartney, Rod Stewart, Robbie Williams), con cui Renato Zero torna a collaborare, dopo l’album “Amo” del 2013.
La prima canzone del nuovo album, dal titolo “Mai più da soli”, è un duro atto d’accusa contro i social network e la spasmodica ricerca di followers: “C’è una propaganda all’esposizione, alla fisicità di offrirsi, che non sono più sentimenti, non è più simpatia, non è più il pregio di avere un difetto fisico che ti faccia ricordare in eterno… ma c’è competizione, tutt’altro che sana, per voler somigliare agli influencer”.
Sulla giovanissima paladina dell’ambiente, Greta Thunberg, il celebre cantautore si esprime con favore: “Se una bimbetta si permette di alzare il dito, dice che non vuole morire intossicata e vuole un mondo pulito, sano, dove crescere, io non lo trovo scandaloso. E non capisco perché sui social, alcune volte, vedo che le viene affibbiato un cartello, in cui ci sono scritte delle cose che non si direbbero nemmeno a un politico”.
C’è stato anche un accenno alla morale umana: “Diamo un’occhiata alla nostra coscienza, invece di stare in poltrona a giudicare quello che c’è davanti a noi”. Un tema toccato dal nuovo album di Renato, è anche quello del crollo della natalità in Italia: “Il tema dello spopolamento, lo vediamo dai numeri, non ci conforta. Avere un figlio e poi lasciarlo andare al proprio destino, credo sia una forma criminosa di pensare al ripopolamento del pianeta. Un figlio non deve essere una copia di noi, ma la nostra possibilità di replicarci al meglio”.
Con oltre 50 milioni di dischi venduti ai suoi fan, Renato Zero è tra gli artisti italiani che hanno avuto maggiore fortuna discografica. Inoltre, è l’unico ad aver raggiunto il primo posto, nelle classifiche italiane ufficiali di vendita, in cinque decenni consecutivi. E’ uno straordinario artista, eclettico, poetico e con tanta voglia di sorprendere. Le sue canzoni sono dei capolavori, tutti da ascoltare.