Sicurezza anziani, nell’ambito della IV campagna nazionale Più sicuri insieme, contro le truffe rivolte agli anziani, promossa dal Minstero dell’Interno, sono state coinvolte le Forze dell’Ordine, i Sindaci, la Camera di Commercio e l’Ordine dei Farmacisti.
Insieme all’Associazione Nazionale Pensionati di Confartigianato, hanno organizzato un convegno sul tema, presso la Sala Gialla della CCIAA Marche di Ascoli Piceno, volta a sensibilizzare gli anziani e a dare loro elementi per riconoscere le truffe ed evitarle.
Sicurezza anziani, i dati
Secondo i dati diffusi dalla Prefettura di Ascoli Piceno, nel 2018 sono stati registrati 87 reati di truffa e raggiri contro la terza età, mentre nel primo semestre del 2019 i casi registrati sono stati 21. Dati che portano attenzione al problema ma senza creare allarmismi, visto che nella provincia di Ascoli e nelle Marche in generale il fenomeno è piuttosto contenuto: nel lasso di tempo 2016-2018 i reati sono complessivamente diminuiti, mentre sono state in lieve aumento le truffe, specie nell’ultimo anno; nel 2016, le vittime di truffa over 65 sono state 20.608, nel 2017 19.270, nel 2018 19.906. Il dato può essere anche letto come una maggiore consapevolezza della necessità di denunciare, senza vergogna o sensi di colpa.
Il problema della sicurezza è centrale soprattutto se si considera che l’Italia è il Paese europeo con la maggiore quota di over 65 (13.370.000 persone), il 2,8% in più rispetto alla media Ue. Si calcola che, a meno che non si verifichi un’inversione di tendenza, nel 2050 un terzo degli italiani sarà anziano.
Raggiri agli anziani, qualche trucco per la prevenzione
La situazione deve essere tenuta sotto controllo specie quando gli anziani vivono in casa da soli e soffrono di solitudine e isolamento, condizioni che li espone a fenomeni di criminalità.
Il primo consiglio è il più semplice: se si notano anomalie, l’anziano deve immediatamente contattare il 112 (Carabinieri), il 113 (Polizia di Stato) o il 117 (Guardia di Finanza). Occorre, inoltre, prestare attenzione quando sconosciuti vengono a bussare, spacciandosi per personale di enti socio-assistenziali (Inps, Inail, Asl, …) o rappresentanti di aziende fornitrici di servizi, come gas, energia elettrica, telefono. Similmente in strada, specie dopo aver prelevato soldi, è opportuno non distrarsi o fermarsi a parlare con sconosciuti, camminando sul lato più sicuro del marciapiede.
Fenomeno che negli ultimi anni è in aumento è quello delle truffe telematiche. Sempre più spesso gli anziani usano internet, incuriositi dall’utilizzo che ne fanno nipoti e figli; per questo, le famiglie dovrebbero controllare le password dei propri cari, verificare la loro complessità, ed accertarsi che gli anziani non mettano a disposizione a terzi questi dati.
Nel corso dell’incontro, tenutosi questa mattina presso la Camera di Commercio, è stato presentato un vademecum antitruffa, redatto dalla Direzione Centrale per la Polizia Criminale con il supporto delle Forze di Polizia, che è stato distribuito ai sindaci per la successiva pubblicazione da parte delle amministrazioni e per la diffusione nei luoghi aggregativi degli anziani.