Coldiretti Marche, le previsioni sulla vendemmia 2019 si rivelano esatte, confermate da Ismea, Assoenologi e Unione Italiana Vini: la quantità di vino prodotta si aggira intorno agli 820mila ettolitri, più bassa degli scorsi anni, ma di altissima qualità.
Coldiretti Marche, il perché del calo produttivo
L’Italia, anche nel 2019, è confermata come primo produttore vinicolo, seguita solo da Francia e Spagna. Il calo produttivo marchigiano, quindi, si rivela in linea con la media nazionale, e Coldiretti si rivela speranzosa, sia per la qualità sia per la quantità, sulla quale non è detta l’ultima parola, anche perché l’andamento della produzione sarà vincolata dal resto del mese di settembre e di ottobre.
Il calo produttivo è stato determinato dalla scarsità delle piogge nella stagione primaverile, concentrate tutte nel mese di maggio, e le basse temperature, che hanno rallentato la crescita delle piante, rinviando la vendemmia a settembre anziché alla metà di agosto come avviene solitamente. Per fortuna, le alte temperature estive e le recenti grandinate non hanno, invece, danneggiato le piante.
Marche, si punta verso le denominazioni di origine
“La vitivinicoltura marchigiana è un carattere distintivo del nostro territorio ed è per questo che i nostri imprenditori stanno sempre di più convergendo la quasi totalità degli impianti e della trasformazione verso le denominazioni di origine” spiega la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni, collegando il settore dell’eccellenza vinicola non solo all’economia ma anche al turismo regionale, che, “pertanto, va accompagnato con politiche di investimento e di internazionalizzazione che possano permettere una crescita equilibrata soprattutto in nuovi mercati già desiderosi dei nostri prodotti”.
Secondo le previsioni di Coldiretti Marche, il 2019 sarà una grande annata per i bianchi tipici della regione, come Verdicchio, Passerina e Pecorino. La qualità dei rossi, invece, sarà vincolata alla raccolta che avverrà tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.
