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Negli ultimi anni, i tifosi e gli appassionati di calcio hanno molto sentito parlare del “VAR”, un avveniristico strumento che ha finalmente introdotto la “moviola in campo”.

Questo ausilio tecnologico, che gli arbitri hanno a loro disposizione, può essere utile a decifrare gli episodi della partita ritenuti “dubbi”, dunque non facilmente interpretabili (ad esempio: per decidere se un fallo commesso è sanzionabile con un calcio di rigore, se il pallone ha varcato la linea di porta, oppure se un gol è viziato da un fallo di gioco e dev’essere annullato).

Tuttavia, il var calcio, che teoricamente avrebbe dovuto eliminare del tutto le discussioni post-partita, non ha mancato di creare accese polemiche tra le società calcistiche e tra gli stessi tifosi.

Il VAR calcio: in cosa consiste lo strumento a disposizione degli arbitri

Nel gioco del calcio, vengono detti Video Assistant Referee (abbreviato in VAR) e Assistant Video Assistant Referee (AVAR) (in italiano rispettivamente: Assistente al Video dell’Arbitro e Vice Assistente al Video dell’Arbitro) i due ufficiali di gara che collaborano con l’arbitro del match, esaminando le situazioni dubbie dell’incontro, tramite l’ausilio di video relativi alle azioni di gioco prese in esame. Questo metodo di arbitraggio, che fonde l’aspetto tradizionale (gli arbitri in carne ed ossa) con quello tecnologico, viene comunemente chiamato “sistema VAR”.

Quando può essere usato lo strumento del “VAR”? Esso può essere utilizzato solamente in quattro casi, definiti determinanti per lo sviluppo della partita e del risultato :

  • segnatura di un gol;
  • assegnazione di un calcio di rigore;
  • espulsione diretta (non quella per somma di ammonizioni/cartellini gialli);
  • errore di identità (scambio del calciatore da ammonire o espellere con un altro).

Gli arbitri addetti al “sistema VAR” sono il VAR  e l’AVAR, che sono in costante comunicazione, tramite apparecchi radio, con il direttore di gara.

Il funzionamento della procedura è diviso in tre fasi:

  1. il VAR e lAVAR informano l’arbitro riguardo a una decisione da rivedere;
  2. il VAR e l’AVAR rivedono le immagini video, spiegando all’arbitro cosa è successo;
  3. l’arbitro, per decidere, potrà rivedere il video a bordo campo.

La decisione finale spetta all’arbitro. L’aiuto del “sistema VAR” non può essere richiesto dalle panchine delle due squadre in campo, ma soltanto dallo stesso arbitro o dagli assistenti.

Quando e dove è stato introdotto il VAR nel mondo del calcio

La FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) è stata una delle prime Federazioni calcistiche a chiedere l’utilizzo della “moviola in campo”, dopo una partita molto contestata, in cui entrambe le parti si sono lamentate per gravi errori arbitrali commessi ai loro danni.

L’International Football Association Board, l’organizzazione che prende decisioni riguardanti le regole del gioco del calcio, ha approvato l’utilizzo del “VAR” il 6 marzo 2016.

Il “sistema VAR” è stato utilizzato per la prima volta nell’agosto del 2016, nel campionato di calcio degli Stati Uniti, durante la partita di USL Pro New York Red Bulls II-Orlando City B. L’arbitro dell’incontro, Ismail Elfath, in due differenti episodi, decise di consultare il VAR, Allen Chapman, prima di infliggere un’espulsione e un’ammonizione.  Il 1º settembre dello stesso anno, il “VAR” è stato utilizzato anche durante l’amichevole internazionale tra Francia e Italia.

In seguito, il “VAR” è stato introdotto durante il Mondiale per Club FIFA 2016, permettendo agli arbitri, grazie a un monitor situato a bordo campo, di rivedere alcuni filmati relativi agli episodi dubbi delle partite.

Il 26 aprile 2017,  il Presidente della FIFA (Federazione Calcistica Internazionale) Gianni Infantino ha ufficializzato l’uso del “sistema VAR” durante il Campionato del Mondo 2018, dichiarando: “In questo modo non solo aiuteremo il direttore di gara, ma renderemo un po’ di giustizia anche al pubblico”.

Il sistema è entrato poi in vigore nel campionato di Serie A 2017-18, dove è stato usato per la prima volta nell’assegnazione di un rigore alla prima giornata. Inoltre, il “VAR” è stato usato, per la prima volta, in maniera sperimentale, anche nel “calcio a 5” presso un Centro Sportivo di Lido Di Camaiore (LU) nel mese di Dicembre 2017.

Oltre ad essere stato introdotto a partire dagli ottavi di Champions League nella stagione 2018-2019, il “VAR” è stato utilizzato nella Supercoppa Europea 2019 e nella finale di Europa League 2019, ma anche nella fase finale della Nations League 2019, nell’Europeo Under 21 in programma a giugno 2019 in Italia; in futuro, il “VAR” potrà essere utilizzato nella fase finale dell’Europeo del 2020. Dagli Stati Uniti, all’Europa, fino ad arrivare al Sudamerica, sono molti i Paesi che hanno deciso di fare ricorso al “VAR” per risolvere situazioni di gioco poco chiare. Nella speranza che ciò serva a smorzare le polemiche, in modo da alimentare una sana e piacevole passione calcistica.

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