Appuntamento venerdì prossimo, 2 agosto, alle 17,30 nell’auditorium Neroni con la presentazione del secondo volume della collana della Biblioteca Capitularis, che intende raccontare la storia di Ascoli e del Piceno per volontà del vescovo Giovanni D’Ercole.
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Il volume che sarà presentato si intitola “Officium Sancti Emigdii: le fonti liturgico-musicali”, edito dalla Fas, ed è a cura di Valter Laudadio e Giacomo Baroffio. Il testo fa riferimento al ritrovamento dell’Antifonario, codice liturgico che riporta i canti dell’Ufficio delle ore compreso quello, inedito, di Sant’Emidio.
“Poiché gli argomenti da affrontare mi sono sembrati veramente molti per occupare un solo libro – ha spiegato uno degli autori, Laudadio – ho deciso di destinare il primo ai testi agiografici emidiani e questo all’ufficium e a i suoi testi letterario e musicale. Ho avuto l’onore di condividere la scrittura del volume con uno dei massimi esperti, nel mondo, di musica liturgica
medievale, Giacomo Baroffio”.
Sant’Emidio, come nasce il patrono
Il contesto storico: nel XI secolo gli sviluppi economici, politici, urbanistici, civili e religiosi, determinano la nascita della nuova Ascoli. Questa epoca di cambiamento viene gestita dalla Chiesa ascolana che detiene il potere civile. Bernardo II pone a coronamento ideale e concreto la creazione del simbolo identitario e unitario del patrono.
Tre secoli dopo la situazione cambia, Chiesa e Comune decidono di investire nella pubblicazione, estremamente onerosa, di volumi di fondamentale importanza, tra cui proprio l’antifonario, edito in due volumi.
Biblioteca Capitularis, presentazione del nuovo volume
Venerdì prossimo alla presentazione prenderanno parte gli autori e si terrà una lezione concerto a cura del duo “Vox Organalis”, dopo di che verrà assegnato il Premio Sant’Emidio. Sempre questa mattina è stata presentata anche la nuova canzone di Andrea Petrucci, tutta dedicata al patrono Sant’Emidio.