Il consiglio comunale Ascoli, dopo la seduta dello scorso 29 giugno per l’insediamento, si concentra sull’istituzione delle commissioni, a lungo dibattuta in seduta sia per numero delle stesse che per quello dei membri.
Da un lato le minoranze contestano l’eccessivo numero di commissioni – pari a 11 più due speciali – e dei componenti, ovvero 18, dall’altro il sindaco Marco Fioravanti si appella allo spirito di sacrificio dei consiglieri e alla partecipazione di ciascuno in prima linea.
Il consiglio si apre con alcune comunicazioni da parte del presidente del Consiglio, Alessandro Bono, in merito a qualche spostamento nell’ambito della minoranza e della maggioranza.
Il consigliere Piero Celani passa al gruppo di Forza Popolare, il cui capogruppo è Alessio Pagliacci, il capogruppo di Ascolto e Partecipazione è Emidio Nardini, per Noi di Ascoli è Emidio Premici, Alessandro Filiaggi capogruppo di Insieme per Ascoli.
Sempre in apertura, il sindaco Marco Fioravanti ha fatto il punto su eventi estivi e presenze turistiche.
“Abbiamo dovuto programmare il mini-cartellone eventi in modo veloce, dalla prossima settimana annunceremo il programma estivo, che coprirà le varie esigenze della nostra città. Stiamo registrando un incremento delle presenze turistiche in città, questo segnale ci fa ben sperare dopo il sisma”, ha detto il primo cittadino.
Consiglio comunale Ascoli, le commissioni consiliari
Istituzione e composizione delle Commissioni Consiliari Permanenti, 11 commissioni oltre alle due speciali.
Le 11 commissioni hanno 18 componenti, di cui 11 di maggioranza e 7 di minoranza:
- Affari istituzionali,
- Lavori pubblici,
- Programmazione e bilancio,
- Lavoro e programmazione economica,
- Cultura,
- Politiche giovanili ed educative,
- Politiche sociali e turismo,
- Servizi comunali,
- Urbanistica,
- Ambiente,
- Qualità della vita.
A queste si aggiungono la commissione di revisione dello stato dei regolamenti e la conferenza dei capigruppo.
“Questo numero così elevato di commissioni è uno sfregio alla funzionalità della macchina comunale, avere a che fare con 11 commissioni è un’esagerazione, così come sarebbe il caso di ridurre il numero dei componenti”, ha detto Piero Celani.
“Come si può disgiungere l’ambiente dall’urbanistica, così come l’urbanistica dai lavori pubblici. Inoltre, nelle commissioni è inutile votare per quorum, si vota per testa per come sono strutturate”.
Anche Francesco Ameli, PD, si allinea con la riflessione del consigliere Celani: “Diciotto persone vuol dire 18 gettoni di presenza e quindi dei costi di gestione della macchina amministrativa molto alti. Altro problema è l’accesso dei cittadini ai documenti e all’albo pretorio, riscontriamo difficoltà in questo”.
Il consigliere Viscione si unisce alle considerazioni della minoranza: “da un punto di vista pratico, le commissioni consiliari vanno fatte funzionare”. D’accordo anche Antonio Canzian sul numero eccessivo di commissioni consiliari.
Massimo Tamburri del M5S sul numero delle commissioni non ha da ridire, al contrario del numero dei consiglieri per ciascuna commissione.
Da parte del consigliere Filiaggi, invece, la proposta di far partire i lavori delle commissioni, per poi vedere tra qualche mese se funzionano ed eventualmente apportare qualche modifica. Sempre dalla maggioranza, per la Lega, il consigliere Agostini sostiene il numero di commissioni e la loro funzionalità.
Interviene anche il sindaco Fioravanti in merito alle commissioni. “Ho tenuto molto a far lavorare le commissioni prima di andare in consiglio, nei cinque anni scorsi le commissioni hanno lavorato più di ogni altra amministrazione.
In questo consiglio abbiamo portato proposte di commissioni aggiuntive nella scorsa legislatura. Condivido sul numero importante di commissioni e di componenti, ma si tratta di una proposta che si porta in questa assise.
In questo senso, il consiglio comunale dovrà essere protagonista dei cambiamenti dei prossimi cinque anni. Si chiede un sacrificio al consigliere comunale di Ascoli, che percepisce il gettone di presenza più basso d’Italia, per partecipare in prima persona. Condivido le preoccupazioni della minoranza, ma credo ci sia bisogno di un principio democratico alla luce di un nuovo dialogo tra le parti”.
Il sindaco chiede quindi al consiglio un lavoro quotidiano, una partecipazione costante ai lavori amministrativi di questa città, invitando i consiglieri a sposare una sfida nuova, provando a lavorare tutti assieme. “Proviamo con questo impianto, sacrificando tempo e competenze per una città migliore”.
In dichiarazione di voto, la minoranza si allinea accordando fiducia al consiglio comunale, astenendosi.
Gli altri punti all’ordine del giorno in consiglio comunale
Il secondo punto all’ordine del giorno è l’istituzione della Commissione consiliare di Controllo e Garanzia. “Si tratta di una commissione votata all’interno del consiglio”, ha spiegato Alessandro Bono.
La commissione è composta 14 membri, sarà presidente il consigliere delle opposizioni che ripoterà il maggior numero di voti. Da parte delle opposizioni la richiesta di rinviare questo punto all’ordine del giorno, per maggiori delucidazioni in merito al regolamento della votazione su commissione e presidenza.
Rinviata.