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Leopoldo Tomassini, artista e promotore culturale del territorio, dopo l’iniziativa del Natale 2017 dedicata ai pittori contemporanei ascolani, torna ad esporre a Palazzo dei Capitani, con la mostra “Rivelazioni – il mito della Sibilla Appenninica“.

Le quattro Rivelazioni della Sibilla Appenninica

La figura della Sibilla Appenninica è sempre stata fortemente significativa dal punto di vista culturale per il territorio piceno. 

Le Sibille (12, secondo la tradizione) sono sacerdotesse pagane in grado di predire il futuro ispirate da un Dio, ma in maniera ambigua e oracolare, da qui l’uso dell’aggettivo “sibillino” come sinonimo poco chiaro.

Queste donne, poi, non sono state cancellate con l’avvento del Cristianesimo: al contrario sono state considerate, in chiave positiva, annunciatrici della venuta di Cristo, similmente ai Profeti.

I monti situati a sud delle Marche – i Monti Sibillini – prendono nome da uno dei rilievi montuosi della catena, che si trova a 2.173 m di altitudine. Non è la vetta più alta ma ha una particolarità: quella di ospitare, appena al di sotto della cima, una grotta che, tradizionalmente, veniva considerata la dimora del magico regno della Sibilla nostrana.

Nel Medioevo, infatti, la Grotta della Sibilla aveva grande fama e cavalieri ed avventurieri da tutta Europa si recavano a farle visita. Oggi il vestibolo della grotta è crollato, per cui è impossibile accedervi; tuttavia, le suggestioni di questa leggenda continuano a risuonare e ad ispirare artisti come Tommasini.

A spiegare il titolo conferito è stato l’artista stesso: “La mia mostra dedicata alla Sibilla si basa su quattro rivelazioni: la prima è la più antica, quella della Sibilla vera e propria, che forza la conoscenza del futuro, nascosta all’uomo; la seconda, quella del saltimbanco: il circense è un essere potente, che non vive solo in sé ma procura allegria agli altri. La terza è rappresentata dalla Natura, sempre più perfetta di noi, mentre l’ultima è quella della Fede, della crocifissione e resurrezione di Gesù”.

Rivelazioni – il mito della Sibilla Appenninica: la mostra

La mostra non sarà allestita al primo piano di Palazzo dei Capitani (che sta attualmente ospitando un’esposizione antologica del Maestro Tullio Pericoli), bensì nella zona archeologica al piano terra, “ulteriore occasione per far conoscere un importante sito spesso trascurato”, ha dichiarato il Professor Papetti.

L’inaugurazione avverrà sabato 13 alle 17. La mostra ad Ascoli sarà visitabile fino al 25 luglio, poiché dal 28 luglio al 4 agosto verrà spostata proprio ai piedi della Sibilla, nella Chiesa di S. Michele a Montemonaco. 

Tra le opere esposte (circa 15) in massima parte vi saranno dipinti, quasi tutti su tela, ma anche qualche documento inedito.

Gli orari di apertura saranno 9 – 13 durante la mattina e 15 – 18 nel pomeriggio. L’ingresso è libero.

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