Ciip: sono stati illustrati, nel corso di una conferenza stampa, i dati parziali relativi al monitoraggio delle acque di scarico dei depuratori di Ciip SPA, ovvero un insieme di analisi finalizzato al miglioramento della qualità delle acque di balneazione. I dati definitivi verranno divulgati in seguito, probabilmente dopo la prima settimana di agosto, quando verrà esposta la relazione finale sul monitoraggio.
Secondo le analisi, effettuate dal laboratorio Cialab, è emerso un fatto rilevante: è migliorata la qualità delle acque del Mare Adriatico e dei fiumi, forse grazie anche ai sistemi di depurazione presenti nel territorio della Ciip (con 12 depuratori totali).
All’incontro hanno partecipato, oltre a Giacinto Alati (Presidente Ciip SPA, che è stato riconfermato di recente): Ernesto Corradetti (Cialab), Gianluca Lelii (Cialab) e Ferdinando Gozzi (Responsabile Fognatura e Depurazione della Ciip).
Ciip: migliora la qualità delle acque di mare e fiumi
Il Presidente di Ciip SPA, Giacinto Alati, ha dichiarato: “La Ciip è sempre sotto la lente degli utenti, ma è sempre pronta a dare il proprio contributo. Voglio che non ci siano strumentalizzazioni sul nostro operato. Inoltre, chiediamo sempre di risparmiare l’acqua, soprattutto in questo periodo estivo. Se l’azienda oggi può offrire un buon servizio agli utenti, è grazie alle molte persone che ci lavorano. Desidero esprimere la mia gratitudine e il mio apprezzamento nei confronti dell’architetto Gozzi, che andrà in pensione, ma continuerà comunque a collaborare con noi”.
Ernesto Corradetti (Cialab) ha affermato: “Mentre lo scorso anno si è registrata una grande piovosità nel mese di giugno, quest’anno il mese di maggio è stato molto piovoso. Questo fatto ha avuto riflessi sulla qualità delle acque di scorrimento dei fiumi principali, ovvero quelli che hanno una maggiore portata di acqua (Tronto, Aso e Tenna). Secondo i primi controlli effettuati a fine maggio, l’acqua superficiale, a monte e a valle del punto di immissione, era contaminata da batteri escherichiacoli, con valori medio-alti. In seguito, nelle successive tornate di monitoraggio, è scomparsa la contaminazione dell’acqua fluviale.
Se nel mare non risultava accettabile la qualità delle acque di balneazione, la responsabilità della mancata balneabilità non era riconducibile al sistema di scarico, ma al deflusso delle acque piovane (che aveva trascinato elementi inquinanti). Comunque, come ha riconosciuto anche la ‘Goletta verde’ di Legambiente, attualmente le acque del Mare Adriatico sono pulite, ad eccezione di qualche area. Rispetto agli anni passati, a livello microbiologico e del contenuto dei sali, la situazione è leggermente migliorata”.
Queste le parole di Gianluca Lelii (Cialab): “Abbiamo analizzato lo studio relativo all’impatto dei depuratori del Tenna, del Tronto e dell’Aso. Il Ministero ha realizzato un ‘Portale acque’, nel quale verificare la qualità delle acque di balneazione, e le nostre sono ritenute eccellenti. Comunque, le acque del mare sono differenti da quelle dei fiumi, fare un confronto tra le due cose non sarebbe molto corretto. Il nostro è un continuo processo di miglioramento degli impianti, in futuro vorremmo fare valutazioni sulle posizioni dei depuratori nell’intero territorio”.
Ferdinando Gozzi (Responsabile Fognatura e Depurazione della Ciip) ha spiegato: “In vista dell’estate, monitoriamo gli scarichi dei corsi d’acqua che vanno al mare. I prelievi vengono fatti sia a monte, sia a valle, rispetto allo scarico del depuratore. Vorremmo fare una serie di ricerche, per verificare quale sia l’incidenza dei depuratori sui corsi d’acqua. L’esame è iniziato a maggio e proseguirà fino a luglio, ci ci sarà un rapporto conclusivo al termine del monitoraggio. I dati della balneabilità, invece, sono fatti esclusivamente da Arpam, Agenzia Regionale per l’Ambiente”.