Open Days Mete Picene all’insegna della condivisione e della partecipazione. Il 10 e l’11 maggio scorsi, Mete Picene si è ufficialmente presentato al territorio con il doppio appuntamento dedicato al Piceno e alla sua pluralità.
Venerdì, presso l’Entry Point in Corso Vittorio Emanuele n. 46 ad Ascoli Piceno, il Bim Tronto, la Fondazione Carisap e tutti i partner hanno incontrato gli operatori locali del settore turistico, culturale e istituzionale.
Un incontro molto partecipato, aperto dal presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani e da Alessandra Marini, membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
“Un progetto lungimirante – ha detto Contisciani – che mira alla rinascita dell’area cratere prima e, poi, a cascata alla valorizzazione di tutto il Piceno attraverso un turismo sempre inclusivo e mai esclusivo. Questo è un percorso che vuole aggregare e non escludere: il territorio deve imparare a parlare una sola lingua”.
Alessandra Marini ha invece ricordato il cammino compiuto dalla Fondazione Carisap per delineare le strategie di intervento e gli obiettivi del #masterplanterremoto, “con un occhio particolare sempre rivolto ai giovani”.
Il sindaco Guido Castelli ha poi ricordato che “non siamo, per fortuna, all’anno zero a livello turistico, ma il territorio ha ancora la forte necessità di avere operatori formati per accogliere chi arriva qui”.
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Mete Picene, cos’è il progetto
La progettista Alessandra Panzini di Marchingegno ha poi introdotto il contesto e il progetto stesso, che lo ricordiamo, è realizzato dal Bacino Imbrifero Montano del Tronto insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno nell’ambito del #masterplanterremoto, in partenariato con Opera Cooperativa Sociale, Piceno DMO e La Casa di Asterione.
Si sono poi succeduti gli interventi tecnici e illustrativi di Lorenzo Pascali, Amministratore delegato di Hesis, sui “Mercati turistici e destination management”, Antonio Recchi, Direttore Commerciale Criluma Viaggi Soc. Coop., sulle “Strategie di commercializzazione per pacchetti turistici dedicati all’incoming”, Annalisa Trasatti, della Coop. Opera nonché coordinatrice del Museo Tattile Statale Omero, sulle “Strategie turistiche di accessibilità per disabili sensoriali”, con un approfondimento nell’ambito della disabilità visiva e del professor Stefano Papetti, curatore scientifico delle Collezioni Comunali di Ascoli Piceno, che approfondito l’aspetto imprescindibile delle reti museali.
Quest’ultimo ha tracciato il punto in merito alle necessità locali del turismo museale e culturale: “abbiamo bisogno di un coordinamento in ogni iniziativa culturale e di accogliere adeguatamente il tipo di turista, spesso anche molto esigente, che viene qui”.
Il confronto è stato arricchito dalle testimonianza di alcuni blogger stranieri, dalle riflessioni delle guide local e dalla dimostrazione live di Sandro Tanucci, artigiano del rame di Force.
Turismo di senso, la caccia al tesoro speciale
Sabato pomeriggio, invece, si è svolto “Turismo di senso”, un percorso itinerante sensoriale alla scoperta delle bellezze del centro storico di Ascoli Piceno, accompagnato dalla Casa di Asterione.
Una caccia al tesoro dedicata specificatamente a un turismo integrato tra diversamente abili e normodotati finalizzata alla scoperta della città di Ascoli Piceno attraverso i cinque sensi.
Cinque squadra sono state condotte, attraverso un gioco di indizi e prove, alla ricerca dei luoghi, dei sapori, degli odori più significativi del centro storico. Un ringraziamento speciale va alle attività ascolane che hanno partecipato, mettendosi a disposizione volontariamente, all’iniziativa.
Ogni tappa ha privilegiato l’utilizzo di uno dei cinque sensi escludendo, a volte parzialmente, a volte completamente, gli altri.