Ascoli Pescara le pagelle: dopo la grande vittoria del Picchio diamo i voti ai bianconeri
Ascoli Pescara le pagelle: ecco i voti
Lanni 6: Fa quasi lo spettatore per tutta la partita, perchè gli ospiti nelle poche occasioni create non lo impensieriscono mai seriamente. Effettua un paio di uscite di ordinaria amministrazione.
Laverone 6: Dalla sua parte gioca Sottil, uno dei più pericolosi del Pescara. Soffre soprattutto nel primo tempo poi riesce a contenerlo. Non si propone mai sulla fascia, disputa una partita prettamente difensiva. Ammonito.
Brosco 6,5: Solita partita autorevole, di testa le prende quasi tutte. Soffre un pò come tutto il reparto solo negli ultimi dieci minuti del match, ma per il resto è una sicurezza.
Valentini 6,5: Da ricordare nel primo tempo un suo tackle pulitissimo con cui toglie la palla ad un attaccante del Pescara. Assieme a Brosco, mette la museruola al tanto temuto Mancuso e, a parte gli ultimi dieci minuti della gara, effettua una partita quasi perfetta.
Rubin 6,5: E’ la sorpresa della giornata. Schierato al posto di D’Elia, si propone molto spesso in avanti e in difesa è sempre puntuale e preciso. Sarà un caso ma dalla sua parte Marras non la vede mai. Avrebbe meritato miglior sorte il suo cross al bacio per Ninkovic che non riesce a segnare. Ora Vivarini ha un bel problema di abbondanza sulla fascia mancina
Addae 6,5: Il solito mastino del centrocampo bianconero. Nel primi 20 minuti ha addirittura due occasioni per sbloccare il match, ma la mira non è delle migliori. Oltre a rubare tanti palloni, molto spesso organizza la manovra ottenendo discreti risultati. Uno come lui è imprescindibile per il Picchio.
Troiano 6: Gioca 55 minuti e la sua presenza in mezzo al campo si fa sentire. Non fa grandi cose, ma è fondamentale per l’equilibrio della squadra. Ammonito
Cavion 5,5: In pochi credevano in un suo impiego tra i titolari. Non è il Cavion di inizio stagione, anche oggi non offre una grande prestazione. Si merita mezzo voto in meno per l’ingenuità che provoca il rigore del vantaggio pescarese. Da rivedere.
Ninkovic 7: Insieme a Ciciretti è il migliore in campo. Trasforma con freddezza il rigore del pareggio bianconero. Nel secondo tempo è il one man show: dopo appena 4 minuti si inventa una giocata da fuori area che fa tremare la traversa. Sempre lui serve al bacio Ardemagni che al volo trova un Fiorillo in stato di grazia. Un altro suo tentativo fa la barba al palo. Insomma, oggi si è rivisto il Ninkovic trascinatore determinante di buona parte della stagione bianconera. In queste condizioni, meriterebbe di giocare anche con una gamba sola.
Ciciretti 7: E’ il migliore della partita assieme a Ninkovic. Si vede subito che oggi fosse in palla. Lo si nota dalla semplicità di alcune giocate all’apparenza semplici, in realtà molto complicate da mettere in pratica. Dal suo piede parte l’assist che propizierà il primo rigore bianconero. Sfiora il gol in un altro paio di circostanze. Realizza il penalty che regala al Picchio una vittoria vitale in chiave salvezza. Una cosa è certa: oggi toglie tutti i dubbi degli scettici su una sua coesistenza con Ninkovic. Inoltre, con ancora 6 gare da disputare, non può fare altro che migliorare.
Ardemagni 6,5: E’ l’unico attaccante di ruolo e si carica il reparto sulle spalle. Si sbatte, corre, lotta come un leone. Si procura il rigore. Nella ripresa tira fuori dal cilindro una tiro di controbalzo che solo la bravura di Fiorillo gli nega l’esultanza per il gol. Esce quasi contrariato dal campo, a testimonianza che voleva giocarla tutta. Un centravanti di tale livello è troppo importante per il Picchio.
Casarini 6: Rileva Troiano e lo fa discretamente. Recupera palloni importanti e va vicino al gol, ma il suo tiro al volo ha un rimbalzo di troppo e finisce tra le mani del portiere del Pescara. Conferma di attraversare un buon periodo di forma.
Rosseti 6: Gioca appena 20 minuti al posto di Ardemagni e non lesina l’impegno. Purtroppo non ha nessuna occasione per provare a fare gol.
Padella s.v.: Troppo pochi 6 minuti per esprimere un giudizio.
Vivarini 7: La squadra scende in campo con la giusta grinta e concentrazione. Nel primo tempo, a parte l’ingenuità del rigore, quasi annulla la quarta forza del campionato. Nella ripresa i talenti che ha a sua disposizione si mettono a fare la differenza. La partita di oggi deve essere di esempio per le restanti 6 gare, soprattutto in termini di atteggiamento e approccio. Unica pecca: a volte si dovrebbe essere più concreti in zona gol, ma la vittoria odierna vale 3/4 di salvezza e fa dimenticare tutto