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Via libera al Dl crescita, al momento approvato ma “con riserva”, quindi ancora modificabile nelle prossime ore. Sulla base di quanto promosso ieri dal Consiglio dei Ministri, a tutti i Comuni italiani arriveranno 500 milioni di euro per interventi di efficienza energetica e sviluppo sostenibili. Per i Comuni marchigiani, il tesoretto vale quasi 14 milioni di euro.

Si tratta della norma Fraccaro, contenuta nell’articolo 31 del decreto legge per la crescita che assegna risorse a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione, erogate in proporzione al numero di abitanti per Comune. 

Dl crescita, i fondi per i Comuni delle Marche

Con più precisione, ai Comuni marchigiani arriveranno 13 milioni e 940 mila euro per realizzare interventi per l’efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile grazie ad un fondo ad hoc creato dal Governo attraverso il Dl “Crescita”.

Sono previste, spiegano i parlamentari pentastellati della regione, soglie contributive che vanno dai 50mila euro per i comuni con popolazione fino a 5mila abitanti ai 250mila euro erogati in favore dei comuni oltre i 250mila abitanti.

La situazione marchigiana:

  • 1 comune superiore a 100.000 abitanti con un contributo di 210 mila euro,
  • 3 comuni tra 50.000 e 100.000 abitati con 170 mila euro a disposizione,
  • 11 comuni tra 20.000 e 50.000 con 130 mila euro,
  • 18 comuni tra 10.000 e 20.000 con 90 mila euro,
  • 31 comuni tra 5.000 e 10.000 abitanti con 70 mila euro,
  • 160 comuni fino a 5.000 che avranno una quota da 50 mila euro.

“La nostra regione potrà mettere in campo centinaia di progetti per la sostenibilità creando anche molti posti di lavoro”, spiegano Cattoi, Giuliodori, Parisse e Terzoni.

“Anche i comuni della nostra regione per anni hanno sofferto le decisioni capestro dei governi precedenti che hanno svuotato irresponsabilmente i bilanci degli enti locali, le istituzioni più vicine ai cittadini.

Ora con queste risorse finanzieranno opere per promuovere il risparmio energetico negli edifici pubblici e per consentire l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre i Comuni potranno utilizzare i fondi anche per la messa in sicurezza degli edifici pubblici. Infine, si potranno finanziare progetti per la mobilità sostenibile e per l’abbattimento delle barriere architettoniche”.

Come funzionano le risorse

Ogni amministrazione potrà finanziare una o più opere pubbliche a condizione che esse non abbiano già ottenuto finanziamenti e siano aggiuntive rispetto a quelle già programmate. Il contributo sarà corrisposto in due quote di pari importo.

La prima sarà a titolo di anticipazione, mentre la seconda sarà erogata come saldo con le procedure previste dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-20, sulla base di specifiche richieste avanzate dal Mise e dopo l’esito positivo dell’istruttoria avanzata dal ministero.

Le opere dovranno essere avviate dai comuni entro il 15 ottobre 2019. Le risorse saranno assegnate con decreto del Mise entro il 25 aprile.

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