Ormai da qualche anno i consumatori sono consapevoli dei vantaggi che vengono assicurati dalla tecnologia LED: le lampadine hanno un costo un po’ più elevato rispetto a quelle che le hanno precedute (le fluorescenti compatte), ma d’altro canto si dimostrano molto più efficienti e, soprattutto, vantano una durata di vita superiore.
Insomma, a conti fatti il LED si rivela non solo migliore in un’ottica ambientale, ma anche più conveniente dal punto di vista economico. L’efficienza del LED in genere oscilla tra i 90 e i 100 lumen per watt, mentre per le fluorescenti compatte non si andava oltre i 60 lumen per watt.
Anche sul piano della durata di vita dichiarata, il confronto vede vincente il LED, in grado di arrivare fino a 40mila ore, e in ogni caso mai al di sotto delle 15mila ore; per le CFL, invece, non si superavano le 12mila ore.
Quanto si spende per comprare una lampadina LED?
Se fino a pochi anni fa il prezzo di una lampadina LED poteva risultare respingente, oggi la situazione è cambiata, e le lampadine che si basano su tale tecnologia hanno costi paragonabili a quelli delle lampadine fluorescenti. Il risparmio in bolletta che il LED offre, però, è molto più consistente, e in più c’è da tenere conto del fatto che le CFL hanno bisogno di essere sostituite molto più di frequente. Chiaramente, il paragone con le lampadine alogene e soprattutto con quelle a incandescenza è quasi improponibile, sempre a favore del LED.
Lampadine fluorescenti o LED: cosa è meglio?
Quindi il LED deve essere preferito sempre e comunque rispetto alle CFL? Non è detto, perché ogni caso va valutato a sé. In linea di massima, comunque, il LED si dimostra migliore sul fronte della sicurezza (dal momento che all’interno delle lampadine fluorescenti è presente il mercurio) e quando si ha la necessità di una luce regolabile; in tale circostanza, comunque, è sempre opportuno verificare che sull’etichetta sia specificato che la lampadina è dimmable e, soprattutto, compatibile con il dimmer con cui si ha a che fare.
Quando è preferibile puntare sul LED
Il LED conviene anche quando si ha l’esigenza di ottenere la massima luminosità istantanea, visto che esso si accende in maniera immediata (così non è, invece, per quasi tutte le lampadine fluorescenti). Inoltre, se si è alla ricerca di una resa di colore ottimale vale la pena di puntare su un LED con CRI – l’indice di resa cromatica – con valore 90 o superiore.
Ci si può fidare delle etichette?
Purtroppo, non sempre le etichette risultano veritiere: in genere, un modello su tre tra quelli che vengono testati dichiara sull’imballaggio valori differenti rispetto a quelli reali o – peggio ancora – non è conforme ai requisiti minimi che sono richiesti da Ecodesign, il regolamento europeo in materia. In molti casi, per esempio, il flusso luminoso che viene dichiarato è più elevato rispetto a quello effettivo, ma si possono riscontrare problemi anche sul piano della resa cromatica. Non solo: non è raro che prodotti dello stesso modello presentino temperature di colore della luce differenti.
Consigli per gli acquisti: meglio puntare sui marchi più diffusi
Il suggerimento che proviene dagli esperti è quello di fare affidamento soprattutto sui marchi più conosciuti, i cui prodotti in genere garantiscono risultati migliori rispetto a quelli dei brand meno diffusi. Questo non vuol dire, comunque, che un LED a basso prezzo non possa assicurare performance eccellenti, così come non sarebbe giusto attribuire a tutti i marchi minori standard di qualità bassi.