Entra nel vivo il palinsesto lungo e articolato per il 750° anniversario dalla nascita di Cecco d’Ascoli, con il primo “venerdì di Cecco”.
Appuntamento per questo pomeriggio alle ore 17.30 alla biblioteca comunale con la conferenza “Il monumento a Cecco d’Ascoli e l’anticlericalismo tra XIX e XX secolo” di Augusto Agostini.
Il programma racchiude eventi culturali, artistici e perfino sportivi messo a punto da una nutrita squadra di lavoro capeggiata naturalmente dall’assessore alla Cultura del Comune di Ascoli, Piersandra Dragoni.
L’obiettivo è far muovere Ascoli in modo corale per riappropriarsi della propria memoria. “Si ama la propria città quando la si conosci e si diventa così i primi testimoni della sua grande bellezza”, ha detto Andrea Antonini.
Accanto a lei il sindaco Guido Castelli, l’Istituto di Studi Medievali “Cecco d’Ascoli”, l’Archivio di Stato, la Curia e perfino l’Ascoli Calcio con il presidente Giuliano Tosti da sempre molto appassionato alla figura di Francesco Stabili. Collaborazioni diversificate per un calendario di eventi e appuntamenti ricco e innovativo che prenderà il via a febbraio per proseguire per tutto il resto dell’anno.
Cecco d’Ascoli, il programma del 750° dalla nascita
Molte le iniziative sviluppate assieme all’Istituto di Studi Medievali, e presentate dall’assessore Dragoni, a cominciare dai concorsi per le scuole, che coinvolgeranno in modo trasversale dai più piccoli (dalle classi quinte delle elementari) agli universitari, con premi per gli istituti.
In programma anche un ciclo di incontri in collaborazione con l’Università di Macerata sulla figura di Cecco d’Ascoli, sulla sua scrittura e letteratura e infine sul suo processo.
In calendario anche diversi eventi: una lectio magistralis su Cecco di Stefano Artissunch, uno spettacolo di Cesare Catà, un reading letterario del Laboratorio Minimo Teatro con diverse associazioni culturali del territorio per la lettura integrale dell’Acerba sulla scalinata di Palazzo dei Capitani in piazza del Popolo, uno spettacolo con l’immancabile Compagnia dei Folli e uno spettacolo del Coro Ventidio Basso.
Ancora, a livello artistico si organizzerà – da aprile a giugno – una mostra su Cecco degli artisti ascolani, a cominciare dai ceramisti locali e si sta lavorando al restauro di almeno un’opera su Cecco per poi allestire in Pinacoteca la sala Cecco d’Ascoli.
Anche il palio della Quintana di entrambe le edizioni, serale e diurna, quest’anno sarà dedicato a Francesco Stabili. Si sta, poi, lavorando per ottenere l’autorizzazione del Ministero e dell’istituto Luce per la proiezione dell’Eretico di Pietro Maria Benfatti e sulla pubblicazione di una copia in anastatica di una delle due opere di Cecco d’Ascoli conservate in biblioteca.
Anche libreria Rinascita sarà coinvolta nel ricco programma, con una diffusione delle opere e della figura di Cecco in tutta la città, compresi gli angoli più inaspettati.
Infine, la collaborazione con l’Ascoli Calcio: “Giocheremo una partita con il logo di Cecco sulla maglia dell’Ascoli”, ha promesso Giuliano Tosti, che è sicuro che queste celebrazioni riusciranno a risollevare la città anche da un punto di vista turistico, visto il grande fascino di questa figura.
Cecco d’Ascoli, a che altro si lavora
Si sta lavorando anche sulla riabilitazione effettiva della figura di Cecco d’Ascoli, con il tentativo di appellarsi alla Segnatura Apostolica, una sorta di tribunale di Cassazione in ambito ecclesiastico, per mettere assieme la documentazione utile per provare a chiedere il ritiro della scomunica.
Durante la conferenza, inoltre, è stato presentato il logo delle celebrazioni del 750° dalla nascita, altamente simbolico sulla figura e sul mistero di Cecco d’Ascoli.
La squadra di lavoro per le celebrazioni del 750° dalla nascita di Cecco d’Ascoli è molto articolata: dentro, tra membri effettivi e collaborazioni istituzionali, si contano il direttore dei Musei Civici di Ascoli Stefano Papetti, la vicepresidente dell’Istituto di Studi medievali Elia Calilli, la direttrice dell’Archivio di Stato Laura Ciotti, il direttore dell’ufficio dell’assessorato alla Cultura Romina Pica, la traduttrice Diane Murphy, il responsabile dell’Archivio diocesano don Elio Nevigari, il presidente dell’Ascoli Giuliano Tosti, il presidente Uplea Franco Laganà,l’architetto Carlo Saladini, l’esperto e storico Furio Cappelli e il responsabile dell’agenzia di comunicazione Fas Marco Corradi.