Le Isole Eolie rappresentano una destinazione ideale per chi ha voglia di concedersi una vacanza in barca a vela: da Filicudi a Lipari, passando per Vulcano e Stromboli, ognuna delle isole che compongono l’arcipelago – in tutto sono sette – regala emozioni speciali e scenari unici a chi ha la fortuna di scoprirle a bordo di un’imbarcazione. Milazzo e Tropea sono le due possibili basi di imbarco: la prima, in Sicilia, è più vicina all’arcipelago, mentre la seconda, in Calabria, è più comoda per la breve distanza dall’aeroporto di Lamezia Terme.
Stromboli
Un ideale punto di partenza per una vacanza in barca a vela alle Eolie può essere individuato nell’isola di Stromboli, a cui il regista Roberto Rossellini dedicò addirittura un film. Il borgo in miniatura di Ginostra dà la sensazione che il tempo qui si sia fermato, e non deve essere un caso che prima del 2006 non ci fosse nemmeno la corrente elettrica. Vale la pena di concedersi un aperitivo in piazza, mentre i più golosi hanno solo l’imbarazzo della scelta, tra calamari ripieni e cannoli dolci a cui è davvero difficile resistere.
Panarea
L’isola di Panarea viene considerata da molti l’Ibiza delle Eolie, in virtù della movida notturna che la caratterizza e del divertimento scatenato a cui ci si può dedicare. Chi preferisce fare il bagno in mare e prendere il sole in spiaggia, comunque, viene ugualmente soddisfatto: da non perdere le acque di Cala Nave e le scogliere di Basiluzzo, mentre nei dintorni di Cala Giunco è proibito ancorare.
Salina
Salina è l’isola in cui è stato girato Il Postino, l’ultimo film che ha visto come protagonista Massimo Troisi prima della sua morte. I suoi due vulcani spenti non rappresentano una minaccia, ma sono una parte fondamentale di un territorio variegato che ha fatto dell’eterogeneità la propria cifra distintiva. Si passa, infatti, dai campi coltivati alle spiagge, che si alternano con le falesie e i vigneti. Il piccolo porto di Santa Marina è il punto di riferimento per chi naviga.
Le altre isole
Anche se somiglia poco a un vulcano, l’isola di Filicudi conserva in ogni caso un fascino da fiaba: si tratta del posto ideale per concedersi silenzio e quiete, al riparo dalla vita mondana di Panarea. Per ormeggiare si può scegliere lo scoglio La Canna, da cui ci si può incamminare per andare alla scoperta del resto dell’isola.
La più grande delle Eolie è Lipari, il cui centro urbano è ubicato in prossimità del porto: celebre è soprattutto la miniera di talco, mentre sulla costa occidentale si può usufruire di due ormeggi davvero eccezionali.
Il secondo cratere attivo dell’arcipelago è quello di Vulcano: per arrivare fino in cima c’è bisogno di non più di un’ora di camminata, senza dubbio meno di quel che ci vuole per giungere in vetta allo Stromboli, che richiede almeno il triplo del tempo. Il porto di Ponente e il porto di Levante sono due baie protette che sono stati formati da quelli che un tempo erano due crateri secondari, ma è bene essere pronti a sopportare l’odore dei fanghi sulfurei, che non tutti apprezzano.
Infine, l’ultima isola delle Eolie da scoprire è quella di Alicudi, un tempo nota con il nome di Ericusa, a mettere in evidenza l’abbondanza di Erica che la caratterizzava. L’isola non è altro che la parte superiore del Filo dell’Arpa, un vulcano marino ormai spento di dimensioni imponenti: questa è la ragione per la quale le coste dell’isola, che è la più occidentale di tutto l’arcipelago, sono così aspre e ripide e si gettano nel mare quasi a capofitto, con pendii estremamente marcati. In tutta l’isola ci sono appena due negozi di alimentari, mentre non ci sono banche o sportelli ATM da cui prelevare denaro.