Si chiama SNAI, Strategia Aree Interne di Ascoli Piceno, il progetto che ha visto la collaborazione tra i diversi enti, la Regione Marche, l’Unione Montana del Tronto e Valfluvione e quella dei Sibillini, insieme ai 17 comuni dell’area interna, che hanno posto le basi per costituire un processo di rafforzamento delle capacità amministrative, organizzative e gestionali delle Amministrazioni, delle associazioni, dei consorzi e delle diverse reti.
Ciò per avviare un progetto di formazione, capacity building, importante e innovativo, grazie anche al coinvolgimento della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e il Gal Piceno Scarl, sviluppato in collaborazione con il centro OCSE di Trento, nell’ambito del #masterplan terremoto.
Strategia Aree interne: il progetto
“Un lavoro che ci portiamo avanti da qualche anno e che stimola un finanziamento di 10 milioni di euro. Vede la partecipazione dal basso, di 17 comuni (Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Carassai, Castignano, Comunanza, Cossignano, Force, Montalto delle Marche, Montedinove, Montegallo, Montemonaco, Offida, Palmiano, Roccafluvione, Rotella), inizialmente erano 15 ma 2 erano stati esclusi, si trattava di comuni strategici come quelli di Venarotta e Appignano del Tronto, comuni piccoli, per cui era obbligatorio mettersi insieme.
Un progetto, lungo e complesso, che va da Arquata a Offida, e che coinvolge tutti gli attori, Regione Marche, Bim Tronto, sindaci e sanità”, ha spiegato Giuseppe Amici, Presidente dell’Unione Montana del Tronto e Valfluvione.
Come sono state selezionate le aree interne?
- Grazie a un’istruttoria pubblica, sono state definite le aree candidabili; la delibera regionale ha indicato le aree, oggetto del progetto,
- Tra quest’ultime, è stato indicato un prototipo, ossia la prima area a iniziare il percorso affinché venga attuata la SNAI,
- L’area prototipo definisce una propria strategia, che ha lo scopo di indicare le idee-guida per modificare i suoi aspetti negativi,
- La strategia d’area è la base per la stipula dell’Accordo di Programma Quadro attraverso cui vengono assunti dagli attori coinvolti impegni vincolanti per raggiungere i propri obiettivi.
“E’ stato un lavoro lungo e complesso, in cui abbiamo avuto una grande capacità imprenditoriale e abbiamo lavorato in grande sinergia. Questo progetto è stato un collante importante, visto che non è stato semplice lavorare dopo il terremoto. E’ stato sopratutto un luogo dove non si è persa la speranza, in cui ci auguravamo di sopravvivere e di fare in modo di rivalorizzare le zone coinvolte”, ha affermato la Vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini.
Gli obiettivi del progetto:
Tre sono gli obiettivi principali del Progetto SNAI: Ri-Significare, i territori colpiti dal terremoto, Ri-appropriarsi dei territori abbandonati, Ri-attivare la partecipazione alla vita di comunità grazie all’offerta dei servizi pubblici e delle reti dei servizi turistici specializzati nei tre campi di lavoro: Enogastronomia, Outdoor e Patrimonio- cultura.
Tra i requisiti di accesso al progetto, prevale quello dell’associazionismo, nella consapevolezza del fatto che i Comuni, hanno avuto, hanno e avranno un ruolo insostenibile nel territorio.
I diciassette sindaci dei comuni coinvolti ha sottoscritto cinque convenzioni, con lo scopo di attivare i servizi a loro associati:
- la CUC, Centrale Unica di Committenza: per ottimizzare la gestione del “procurement pubblico”,
- i Servizi Informatici e Digitali,
- il Trasporto Locale ( per i servizi scolastici, extrascolastici, turistici e sociali),
- l’Informazione, l’accoglienza turistica, e la valorizzazione di beni culturali,
- la Pianificazione, la programmazione e l’assistenza tecnica.
Cosa è la Capacity Building?
Uno dei più importanti interventi di questo progetto è la Capacity Building; prevede la realizzazione di un percorso di formazione e affiancamento di 10.000 ore finanziate dalla Regione Marche.
Un primo modulo verrà attuato dal Gal Piceno e dall’Unione Montana del Tronto e Valfluvione a partire dalla prossima primavera e prevede seminari di approfondimento, e un corso di formazione “Summer school” che si terrà ad Acquasanta.
“E’ un piano assolutamente da apprezzare, la Fondazione interviene a sostegno della formazione e della preparazione della Capacity Building, a cui abbiamo dedicato molta attenzione. Il terzo settore oggi è molto strutturato e coeso, basta vedere la Bottega del Terzo Settore, e sta facendo molti passi in avanti anche in termini progettuali e anche in linea con l’argomento terremoto per contribuire alla formazione di più figure affinche con la loro sinergia il territorio possa avere un sostegno” ha detto il Vice-Presidente della Fondazione, Viviani.