La fattura elettronica rappresenta il nuovo sistema digitale di emissione, trasmissione e conservazione delle fatture. Il 1° gennaio 2019, questo tipo di fatturazione diventa obbligatoria ed entrerà in vigore per tutte le aziende, i liberi professionisti e chiunque sia in possesso di partita iva. Un modo come un altro per di dire addio al cartaceo, riducendo così i costi legati alla gestione della fatturazione tradizionale.
Un cambiamento già affrontato dalla pubblica amministrazione che ha introdotto la fatturazione elettronica già dal 2015. Adesso aziende, liberi professionisti e anche fornitori di benzina e imprese sub-appaltate alla pubblica amministrazione dovranno subire questo non facile cambiamento.
Proprio per questa iniziale difficoltà, nella manovra fiscale deliberata dal Consiglio dei Ministri si prevedono tuttavia delle sanzioni ridotte per i primi sei mesi. Cosicché coloro che non riusciranno ad adeguarsi immediatamente non dovranno subire ulteriormente il cambiamento. Inoltre, esulano totalmente da tale obbligo i soggetti a regime forfettario e tutti coloro che svolgono prestazioni occasionali e che restano sotto i 5.000 euro di guadagno annuale.
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Fattura elettronica, qualche esempio pratico
Si pensi ad esempio ai costi di invio a mezzo postale delle fatture; ai costi relativi alla loro conservazione, obbligatoria per 10 anni. Ulteriori vantaggi deriveranno inoltre dalla certezza della ricezione del documento da parte del cliente: la trasmissione delle fatture elettroniche avverrà infatti attraverso un canale telematico che darà certezza all’emittente di avvenuta ricezione, un po’ come avviene con le raccomandate a/r, con costi minori e senza doversi recare all’ufficio postale.
Ma c’è di più: l’avvento della fatturazione elettronica sancirà l’inizio dell’era dell’automazione e integrazione dei processi tra gli attori economici, portando all’ottimizzazione dei procedimenti, eliminando gli errori causati dalla errata registrazione delle fatture, nonché la possibilità di smarrimento.
Come funziona la fatturazione elettronica
A differenza delle fatture “classiche”, la fattura elettronica viene compilata mediante un software specifico. Giacché la fattura sarà in formato XML e verrà trasmessa, ricevuta, firmata e conservata in modalità completamente digitalizzata.
Il fornitore, dopo aver firmato la ricevuta digitalmente, la invierà al proprio cliente utilizzando il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate. Questo è un sistema messo a punto dall’Agenzia delle Entrate e gestito da Sogei, utile a trasmettere, controllare e ricevere le fatture elettroniche.
Un sistema che ha l’obiettivo e il compito di fornire un servizio completamente gratuito a coloro che sono sottoposti alla fatturazione digitale. Difatti, una volta che il fornitore invierà la ricevuta al cliente, sarà proprio il Sistema di Interscambio a fare dei tecnici automatici e a “girarla” al cliente.
I controlli automatici riguarderanno il formato tecnico e la presenza o meno dei dati obbligatori. Inoltre, grazie a questi controlli, sarà possibile effettuare la riconciliazione automatica dei dati dei documenti fiscali con quelli dei relativi pagamenti o incassi.
Dal 1° agosto 2018 la dematerializzazione dei documenti contabili è diventata obbligatoria per gli acquisti di carburante effettuati nell’ambito dell’esercizio di impresa. Ai fini detrattivi e deduttivi è stata anche abolita la scheda carburante, in favore dei pagamenti elettronici.
Si tratta di una manovra creata per combattere l’evasione fiscale. In tal modo, infatti, sarà più semplice tenere traccia di tutti i movimenti delle imprese presenti sul territorio italiano assicurando la massima trasparenza tra aziende e soggetti.
A partire dal 1° gennaio 2019 la fattura elettronica sostituirà tutte le altre metodiche di emissione di documenti fiscali, ad esclusione dei soggetti in regime di vantaggio o in regime forfettario, vedremo come gli italiani prenderanno questa novità.
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