Il sindaco Guido Castelli e la sua giunta fanno il punto di fine anno, con la consapevolezza, almeno per il primo cittadino, che sarà l’ultimo bilancio dopo 10 anni e con le elezioni comunali sempre più vicine.
Le notizie che arrivano sono buone: il Comune, assicura Castelli, gode di buona salute, nonostante la situazione nel 2014 – dunque a inizio della seconda legislatura – fosse tutt’altro che semplice.
Nella conferenza di fine anno, quindi, all’ordine del giorno – come sempre – i risultati dell’amministrazione e qualche ultima azione per i primi mesi del 2019, tra assunzioni in Comune, spending review, opere pubbliche e annose questioni come quella della tribuna dello stadio e dei parcheggi.
All’orizzonte, poi, ci sono le prossime elezioni di fine maggio, a oggi tutta la giunta di Castelli si dice a disposizione della città per continuare a dare il proprio contributo, con la benedizione del primo cittadino: “sono circondato da ottimi amministratori, mi sembra legittimo che ciascuno di loro voglia continuare a lavorare per questa città”.
E sul suo di futuro Castelli glissa elegantemente, assicurando che il solo appuntamento in programma per il suo 2019 è la Maratona delle Dolomiti.
Il 2018 di Guido Castelli: i conti
Uno dei punti fondamentali nel bilancio di fine anno del sindaco Guido Castelli è sicuramente quello relativo ai conti economici. Nel 2014 l’ente ha affrontato una grave crisi economica, a causa della spending review e delle minori risorse su cui contare e sono stati apportati tagli e razionalizzazione in ogni settore.
“Applicare la spending review – ha detto Castelli – non è semplice, fare tagli vuol dire a volte creare scompensi e abbiamo cercato di causarne il meno possibile”.
Qualche numero su cui riflettere. Nel triennio 2015-2018 i revisori dei conti certificano un risparmio del Comune sugli eccessi di spesa di circa 3,3 milioni di euro. Nel 2009 in Comune lavoravano 501 addetti, da allora ne sono usciti 170. Se prima i dirigenti erano 11 oggi sono 6.
Un altro indice importante è quello relativo all’Ufficio Gare, che nel solo 2018 ha indetto 53 gare pubbliche per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro.
Il piano assunzioni in Comune
Altro punto all’ordine del giorno quello del piano assunzioni, finalmente sbloccato a partire dal prossimo 2019 oramai alle porte.
“Ci saranno 20 assunzioni da effettuare potenzialmente con concorsi esterni – ha detto il sindaco – a cui vanno aggiunti altri 9 posti da occupare con la mobilità e 10 con una progressione orizzontale o verticale interna”.
Attualmente l’età media in Comune è di 56 anni.
Il 2018 in pillole, tra opere pubbliche e turismo
Ancora, il primo cittadino ha ricordato le opere pubbliche in procinto di cominciare o essere ultimate, a cominciare dalla fontana del Jolly, dai lavori al parcheggio di San Pietro in Castello, fondamentale per la città, gli interventi di consolidamento delle mura storiche di Ascoli, i lavori al circolo tennis, quelli alla palestra di atletica pesante e il completamente della pista ciclabile nel tratto che collega la stazione con il ponte di San Filippo.
Sullo sfondo ci sono anche i lavori per la riqualificazione di piazza Sant’Agostino e la gara per l’assegnazione dei lavori in corso Trento e Trieste per cui le risorse sono già state stanziate dal Comune.
Dati incoraggianti anche sul fronte cultura. “Nei musei ascolani – ha spiegato l’assessore Piersandra Dragoni – nel 2017 avevamo avuto circa 14.000 presenze, nel 2018 fino a novembre erano già 26.000, di cui 8.000 relative alla sola mostra di Cola dell’Amatrice. Ottime notizie anche per la sola Galleria Licini che da agosto a novembre conta 1700 presenze, contro le 1400 complessive dello scorso anno”.
Il 2019 di Guido Castelli: cosa lascia alla città
Il sindaco, oltre alle opere pubbliche già cominciate o per cui le risorse sono già state stanziate, lascia alla città un ente in buona salute e un filo conduttore che oggi sembra guidare la direzione dell’attuale legislatura: il partenariato tra pubblico e privato.
Sperimentato in moltissime occasioni e settori prima a gestione completamente pubblica, questo tipo di gestione potrebbe aggiudicarsi anche la riqualificazione e la ricostruzione delle scuole comunali.
Una partnership tra Comune e un raggruppamento di imprese che ha già consegnato, nella giornata di ieri, un progetto complessivo di ricostruzione e riqualificazione delle nuove sedi scolastiche previste nell’ambito del Piano Scuole Sicure.
Attualmente il progetto ha come capofila l’impresa Ubaldi e prevede, come nodo centrale, anche la realizzazione di interventi su due volumi di proprietà comunale che ospiterebbero momentaneamente i bambini durante i lavori di demolizione e ricostruzione dei plessi coinvolti dal piano.
Il programma scuole sicure gode degli stanziamenti milionari post terremoto e il progetto che ora l’Arengo è chiamato a valutare attentamente prevede l’attivazione di due sedi provvisorie, l’adeguamento della sede di Monticelli e tre nuovi plessi scolastici.
“Un altro argomento mi sta molto a cuore – ha concluso Castelli – vale a dire San Marco, che va riconsegnato a questa città, da un punto di vista turistico, ambientale e sportivo. Ho parlato con il presidente della Provincia Sergio Fabiani e ho riproposto anche a lui la questione”.
Ultimo lascito alla città: gli oltre due milioni di euro che arriveranno dalla vendita delle farmacie comunali, ancora da destinare. Castelli assicura: “come sempre ascolterò ogni proposta”.