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Nessun rumor ormai è ufficiale, dal 2019 ci sarà la pubblicità su WhatsApp. La notizia arriva dal Wall Street Journal ed è stata confermata da fonti interne dell’azienda. A quanto affermano il cambiamento dovrebbe arrivare nei primi tre mesi del nuovo anno e a confermarlo è Luca Colombo, country director di Facebook Italia.

WhatsApp Messenger è l’applicazione di messaggistica istantanea multi-piattaforma per smartphone creata nel 2009 numero uno al mondo. Ed è stata acquistata nel 2014 del gruppo Facebook Inc che ora ne controlla l’andamento e l’ottimizzazione.

Acquistata da Mark Zuckerberg per 22 miliardi di dollari, pare che il fondatore di Facebook stia da tempo cercando il modo migliore per avvicinare anche le aziende a WhatsApp e guadagnare su questa piattaforma.

Dopo il lancio di Whatsapp Business, l’introduzione della pubblicità sembra essere il passo perfetto per lucrare su questa app. Attualmente infatti oltre ad essere disponibile per iOS, Android e Windows Phone, è l’app con più utenti al mondo che la utilizzano giornalmente per comunicare e interagire tra di loro.

Sono perciò molte le persone che verrebbero sottoposte a questa modalità di promozione e sono altrettante le aziende in cerca di un modo diretto per promuovere i loro prodotti.

Brain Acton, uno dei co-founder dell’applicazione, ha ammesso di essersi allontanato dalla piattaforma proprio nel momento stesso in cui Zuckerberg ha iniziato a pensare di esplorare la possibilità di inserire annunci pubblicitari senza il suo consenso. Sicuramente un colpo basso per il co-fondatore che ha abbandonato subito la sua creazione.

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Pubblicità su WhatsApp 2019: tutto tranne che invasiva

L’applicazione è sempre in costante aggiornamento, dopo gli sticker WhatsApp e l’introduzione delle Stories sugli stati. Siamo certi che il fondatore di Facebook stia largamente puntando sulla sua ottimizzazione.

Le pubblicità saranno quindi solo un’ulteriore aggiornamento – a quanto dicono i dirigenti – e almeno inizialmente dovrebbero apparire solo e unicamente nello Stato di WhatsApp.

La forma scelta è quella di banner che promettono di essere assolutamente non invasivi. Senza pubblicità e video aggressivi inseriti nelle chat e nella schermata principale, lo stesso Colombo esclude “fenomeni di spamming e intrusione” nella privacy dei miliardi di utenti.

Ma non è l’unico cambiamento subito dalla piattaforma. Difatti anche Whatsapp Business, la versione dell’applicazione riservata alle aziende, diventerà a pagamento.

Questo probabilmente si legherà proprio a questa evoluzione e permetterà alle imprese di entrare direttamente in contatto con i clienti e con le modalità pubblicitarie. Inoltre, le imprese che utilizzeranno le nuove versioni avranno solo 24 ore per rispondere ai messaggi dei clienti o saranno soggetti ad una multa.

E’ quindi questa una modalità perfetta per accontentare sia consumatori che i produttori? Non sappiamo ancora la risposta e non sappiamo neanche come si evolverà la questione su WhatsApp web o WhatsApp web desktop. Non ci resta che aspettare la fatidica notifica di aggiornamento. 

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