L’Istat Marche non ha dubbi: lo scorso anno, la nostra regione ha fatto un po’ peggio del resto del Paese per numero di incidenti e feriti, ma è decisamente migliorata per il numero delle vittime della strada. Insomma, saremo pure un po’ sbadati alla guida forse, ma almeno le vittime diminuiscono del 4% rispetto al 2016 e la cifra è in netta controtendenza rispetto al dato nazionale.
Più nello specifico, secondo i dati Istat, nel 2017 si sono verificati nelle Marche 5.484 incidenti stradali, con 96 vittime della strada e 7.756 feriti. Rispetto al 2016, aumentano sia gli incidenti (+5,8%) che i feriti (+4,7%), mentre nel resto d’Italia scendono (rispettivamente -0,5% e -1,0%), ma la buona notizia è che calano le vittime della strada (-4,0%) a fronte di un aumento del dato nazionale (+2,9%).
Istat Marche, i numeri regionali e gli obiettivi UE
L’Unione Europea ha definito dei Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, per i decenni 2001-2010 e 2011-2020, con l’obiettivo di dimezzare i morti per incidente stradale con una particolare attenzione, nel decennio in corso, agli utenti vulnerabili.
Le Marche centrano l’obiettivo 2010, con una diminuzione del 50,9% dei morti rispetto al 2001, facendo meglio dell’Italia che si attesta sul -42,0%. Dal 2010 a oggi, la riduzione complessiva del numero di vittime della strada è più bassa nella nostra regione rispetto al resto del Paese, con un -11,9% contro il -17,9%. Sempre fra 2010 e 2017 l’indice di mortalità sul territorio regionale è aumentato da 1,6 a 1,8 deceduti ogni 100 incidenti mentre quello medio nazionale è rimasto invariato (1,9)
Entrando nel dettaglio di quelli che l’Europa chiama utenti vulnerabili, per età abbiamo bambini, giovani e anziani, che nel 2017 purtroppo sono state vittime della strada più nelle Marche che in Italia, anche se nella nostra regione non ci sono bambini tra le vittime.
I decessi di utenti vulnerabili secondo il ruolo, vale a dire conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni, sono invece minori rispetto alla media italiana (46,9% contro 49,8%), anche se la nostra regione si caratterizza per una maggiore mortalità dei pedoni rispetto all’Italia, con un 18,8% contro il 17,8%.
Incidenti Marche, quanto ci costano
Ma quanto ci costano gli incidenti? Nel 2017 l’Istat stima dei costi sociali superiori ai 17 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale (287,8 euro pro capite) e in poco più di 532 milioni di euro (346,7 euro pro capite) nelle Marche; la regione incide per il 3,1% sul totale nazionale.
La geografia delle zone più a rischio incidente
Le zone più esposte al rischio di incidenti stradali sono quelle lungo la costa, i comuni capoluogo di provincia e quelli con più di 15mila abitanti. Tra il 2016 e il 2017 sono 41 i comuni in
cui è aumentata la mortalità stradale e la maglia nera della regione va all’entroterra di Pesaro e Urbino e a quello maceratese.
In particolare è proprio l’alto maceratese quello che evidenza la percentuale maggiore di aumento delle vittime della strada. Le strade più pericolose risultano la SS n. 73bis di Bocca Trabaria (4,2 morti ogni 100 incidenti) e la SS n.77 della Val di Chienti (5,7%).
La maggior parte degli incidenti è avvenuto su strade urbane, provocando 44 morti (45,8% del totale) e 5.338 feriti (68,8%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (3,7 ogni 100) e sulle autostrade (1,5).
Quando avvengono gli incidenti? Soprattutto tra primavera ed estate, in coincidenza con la maggiore mobilità legata a periodi di vacanza.
Tra maggio e settembre si contano 2.736 incidenti (il 50% di quelli avvenuti durante l’anno) in cui hanno subìto lesioni 3.833 persone (49,4%) e 36 sono decedute (37,5%) (Figura 5). Il 79,4% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità raggiunge il valore più elevato tra le 3 e le 4 della notte (8,7 morti ogni 100 incidenti).
Maglia nera al weekend per gli incidenti notturni.
Incidenti stradali, cosa non fare
Secondo l’Istat Marche, la maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (71,7%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (1.749 casi, 22 vittime e 2.540 feriti), seguita dal
tamponamento (1.331 casi, 8 decessi e 1.886 persone ferite).
La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale (5,3 decessi ogni 100 incidenti), seguono l’investimento di un pedone (3,5) e la fuoriuscita da veicolo (2,8). In generale gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 2,8 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,3 decessi).
Ma per cosa avvengono gli incidenti? Soprattutto per comportamenti errati di guida, guida distratta, mancato rispetto delle regole di precedenza e velocità troppo elevata. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per quasi il 22%.