Gli animali sono di certo una gioia per il cuore dei loro padroni ma molte volte una dannazione per i vicini di casa. Con l’entrata in vigore della nuova riforma dei condomini e nuove regole condominiali 2018 non c’è più la possibilità di proibire ai condomini di avere degli animali in casa.
La libertà di avere degli animali in casa è adesso completa. Questo è un sollievo per molti italiani, perché a quanto afferma il Rapporto Italia 2018 negli ultimi anni gli animali domestici in Italia si sono moltiplicati.
Tre italiani su 10 vivono con un animale, soprattutto cani e gatti, e più della metà li fa dormire nel letto con loro. Della passione gli italiani per gli animali ne avevamo già parlato in Gli animali domestici in Italia.
Per la gioia di tutti gli amanti degli animali, con la nuova riforma viene totalmente eliminato il divieto di detenere animali domestici. Un passo avanti sicuramente rispetto a qualche anno fa dove il divieto di tenere animali domestici era di sovente affisso in molti condomini.
Animali in casa e regole condominiali 2018: cosa fare e cosa no
La legge 220/2012 all’articolo 1138 c.c. del Regolamento di condominio 2018 sancisce e riconosce il diritto di un qualsiasi condomino di tenere animali domestici nel condominio. Questa variazione viene fatta con poche semplici righe che attestano: “le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”.
La libertà adesso c’è ma restano per i proprietari degli animali alcuni basilari doveri e regole da seguire. Ad esempio, per le regole condominiali 2018 è fondamentale che sia il padrone che gli animali in casa rispettino le norme di sicurezza, salute e igiene ugualmente a tutti gli altri condomini.
Gli animali domestici possono stare in casa ma devono evitare di disturbare gli altri condomini, pena l’allontanamento dell’animale.
Restano stabili le disposizioni dell’ordinanza del ministero della Salute del 2009. Queste attestano che il padrone deve tenere pulita l’area di passeggio, applicare la museruola ad animali aggressivi e utilizzare sempre il guinzaglio.
Qualora queste regole non saranno rispettate sarà il proprietario dell’animale ad essere ritenuto responsabile del tutto.
Particolari attenzioni a…
Nello specifico è bene stare attenti a non lasciare mai circolare l’animale senza museruola o guinzaglio nelle aree comuni a tutti. Nel caso di danni e lesioni a cose e persone, il proprietario sarà ritenuto civilmente e penalmente responsabile.
Nelle nuove norme sono trattati in modo particolare i rumori molesti, intollerabili o odori sgradevoli. Perché seppur è riconosciuto il diritto dei cani di abbaiare, ad esempio, è pur vero che il padrone deve obbligatoriamente fare attenzione che questa pratica non sia continua. Bisogna ridurre al minimo le occasioni di disturbo, soprattutto nell’orario silenzio condominio, ed evitare possibili situazioni in cui il cane va in agitazione o eccitazione.
Nel caso il padrone non stia attento a questi doveri e si superi il livello di “disturbo del riposo delle persone” il condominio può richiedere l’allontanamento del cane o di qualsiasi altro animale.
Infine è categoricamente vietato abbandonare l’animale domestico da solo sui bacini o in casa per lunghi periodi di tempo. Se ciò avviene è possibile ipotizzare un reato di “omessa custodia” ricollegato all’articolo 672 del codice penale.
Giorgio Celli diceva: “Se il Paradiso esiste è giusto che sia popolato di animali. Ve lo immaginate un Eden senza il canto degli uccelli, il garrire delle rondini, il belare delle caprette e l’apparire del buffo e curioso musetto di un coniglio? Di sicuro nel mio Paradiso ideale non possono non echeggiare miagolii da ogni angolo. Il festoso abbaiare di cani che giocano finalmente sereni.”
Quindi tenete bene il vostro animale sia per il bene delle altre persone che ci entrano in contatto ma anche per il bene dell’animale stesso.