La sushimania spopola in tutta Italia da parecchi anni ormai e non passa una settimana che qualche amica mandi un messaggio con scritto: Stasera sushi? Ma come riconoscere il sushi migliore e soprattutto come riconoscere il pesce fresco? Dopotutto quando si tratta di pesce la qualità è tutto e a volte ne va della propria salute.
Questa nuova moda che da anni ormai si sta diffondendo in tutta Italia ha fatto nascere molti ristoranti di sushi nelle nostre città, ma vi siete mai chiesti cos’è il vero sushi?
Sushi, cos’è e quali sono le varianti
Il sushi, a differenza di ciò che si pensa, non è il semplice rotolino d’alga con dentro il riso e il pesce. Per sushi si intende tutto l’insieme di piatti tipici della cucina giapponese che vengono preparati con il riso. Sotto la nomea di sushi infatti cadono molte preparazioni con il riso accompagnate da verdure o pesce crudo. Il sashimi, il solo pesce crudo non condito, non è da considerarsi sushi, almeno in Giappone.
Di sushi ne esistono molte varianti: il maki è un sushi arrotolato, l’oshizushi è un sushi pressato, l’inari è un sushi ripieno, etc. Tutti preparati con ingredienti vari con appositi ingredienti tipicamente giapponesi come l’alga Nori in cui vengono avvolti alcune preparazioni o il riso Sumeshi che è l’unica tipologia di riso bianco a grado corto in grado di reggere la forma.
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Come riconoscere il pesce fresco nel sushi italiano
L’ingrediente re della preparazione e sicuramente il più apprezzato è però proprio il pesce. Un ingrediente non facile da reperire e da trattare con la massima cura. I più comunemente utilizzati e mangiati dagli Italiani sono: salmone, tonno, polpo e gamberetti. Ma come riconoscerne la qualità?
Oltre l’estetica del piatto difatti bisogna stare attenti alla qualità della pietanza offerta o ne potrebbe andare della nostra salute. Quindi, come si fa a riconoscere il pesce fresco? Usando 4 dei nostri 5 sensi.
Prima di tutto bisogna guardare il pesce e notarne il colore. Che colore ha il pesce offertovi? Il pesce fresco è di un colore vivo e sano, mai monocromatico e pieno di sfumature differenti. Se c’è della pelle sul pesce, questa deve essere lucida. Se la pelle non è lucida è molto probabile che il pesce più che fresco sia decongelato.
Al tatto invece il pesce deve essere freddo e assolutamente non risultare appiccicoso, bensì deve scivolare sulle dita. Il pesce vecchio crea una specie di patina collosa che vi permetterà subito di individuarlo.
Si passa poi al profumo, l’olfatto è il più utile dei nostri sensi in questa ricerca di qualità. Il pesce fresco infatti ha un leggerissimo aroma di mare o nella maggioranza non ha odore. Se il vostro pesce ha un odore forte o che rimanda a qualcosa di alcolico o rancido pensateci due volte prima di metterlo in bocca.
Infine l’assaggio deve privilegiare, prima degli altri piatti, il sashimi. Come detto sopra il sashimi è il pesce senza riso ed essendo non condito ci permette di sentirne completamente il gusto. Se il sashimi si scioglie in bocca non è pesce fresco.
Ecco come riconoscere il pesce fresco in poche facili mosse e adesso che siete dei veri esperti.. doozo omeshi agari kudasai, buon appetito!