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La roulette è uno dei giochi da casinò più diffusi ed apprezzati. Originaria dell’Italia, la roulette si è affermata prevalentemente in Francia nel diciottesimo secolo.

Come funziona la roulette?

Il gioco della roulette è composto da un disco che ruota, a sua volta suddiviso in 37 o 38 settori numerati. I settori sono tutti colorati in rosso e nero, ad eccezione dello zero che può essere verde o bianco. Prima di ruotare il disco, i giocatori devono puntare su un possibile esito.

Quando la roulette viene azionata e il disco inizia a girare, il croupier lancia una pallina nel senso contrario e il settore sul quale la pallina si fermerà sarà quello vincente. I giocatori che avranno puntato su quel colore o su quel numero avranno vinto.

Tipologie di roulette

Non esiste un solo tipo di roulette, bensì tre:

  • Roulette francese: i numeri della ruota e del tavolo sono 37 e vanno da 0 a 36.
  • Roulette americana: presenta 38 settori, numerati da 0 a 36 con l’aggiunta, sul disco, del doppio zero, che si trova in una posizione opposta allo zero.
  • Roulette inglese: è simile alla roulette francese con alcune differenze del tavolo da gioco.

Innumerevoli sono invece le tipologie di roulette fruibili in modalità digitale, solo Snai ne mette a disposizione ben 10 tra cui la roulette 3D che l’operatore consente di sperimentare gratis prima di procedere con il download.

Cosa serve per giocare alla roulette?

La roulette è un gioco dal fascino immutato, si fonda sulle leggi del caso e si svolge esattamente nello stesso modo in cui si svolgeva 300 anni fa.

È possibile prevedere la posizione in cui la pallina si fermerà? Intuire il comportamento della pallina, un obiettivo che in molti hanno tentato di perseguire: persino Einstein tentò di formulare una legge che rendesse prevedibile il movimento della pallina.

Ma la roulette è un gioco il cui risultato non può essere previsto, la pallina non memorizza i precedenti risultati e, ad ogni giro, esistono le stesse probabilità che si verifichi un risultato al posto di un altro.

Esempio: su 8 neri usciti di fila, non è detto che il nono debba uscire rosso: l’esito potrebbe dare un altro nero, oppure un rosso, la probabilità resta lo stesso del 50%.

Tip per esperti: conoscere ed applicare al gioco della roulette il calcolo delle probabilità potrebbe rappresentare un validissimo ausilio per il giocatore, poiché lo aiuterebbe a muoversi con cautela, portandolo, in determinati casi, anche a vincere.

Come si calcolano le probabilità?

Per il calcolo delle probabilità esiste una formula apposita. La probabilità si ricava attraverso una frazione, dividendo gli eventi favorevoli per il totale degli eventi possibili. Nella roulette, la probabilità che esca un numero pieno è di 1 sul totale dei numeri presenti, zero incluso: 1/37= 0,027 ovvero il 2,7%.

Il calco delle probabilità nel gioco

Una volta afferrata la formula e fatto proprio il concetto secondo il quale ogni casella ha la stessa identica probabilità di uscire di tutte le altre, andiamo a vedere le probabilità effettive dei risultati della roulette.

  • Rosso/Nero: la probabilità che esca il rosso o il nero si può ricavare dividendo 18 (numero delle caselle di uno dei due colori) per 37 (totale delle caselle incluso lo zero). Il risultato è 0,48, ovvero 48%.
  • Colonna: prima, seconda e terza colonna, ovvero le tre combinazioni in fondo al tavolo verde che si riferiscono ai 12 numeri verticali (non consecutivi) compresi nelle tre colonne in cui sono raggruppati tutti i numeri della roulette. Puntando sulla colonna si vince nel caso esca uno qualsiasi dei numeri compresi nella colonna. Il calcolo delle probabilità è il seguente > 12/37=0,3243=32,43%.
  • Terzina: consiste nel puntare sulla riga del tavolo da gioco contenente tre numeri consecutivi. In questo caso, il calcolo è il seguente > 3/37=0,081=8,1% di possibilità che la terzina su cui si è puntato esca.
  • Sestina: per sestina si intende la puntata che copre sei numeri progressivi adiacenti tra loro. Le probabilità di riuscita di una sestina sono > 6/37= 0,1621=16,21%.
  • Quartina (Carré): la puntata si effettua su un quadrato di 4 numeri adiacenti a contatto l’uno con l’altro. Le probabilità di prendere questa giocata sono > 4/37=0,1081=10,81%.
  • Cavallo: si tratta di una singola fiche da puntare su due numeri adiacenti in senso verticale oppure orizzontale, ma non obliquo. È possibile abbinare ogni numero ad uno dei numeri che si trovano sopra, sotto o lateralmente ad esso. Le probabilità di riuscita di questa giocata sono > 2/37=0,054=5,4%.
  • Numero pieno: la fiche viene posta su un numero singolo, che ha 1 possibilità su 37 di uscire, quindi con una probabilità del 2,70%.

La roulette e la legge dei grandi numeri

Il ragionamento che abbiamo seguito fino ad ora, ovvero che vi sia una parte di prevedibilità nel risultato del gioco della roulette, è però lontano dalla realtà. Se il colore rosso e il colore nero hanno al stessa probabilità di uscire – nel ragionamento escludiamo lo zero per praticità – non si può affermare che, su 10 tiri, escano 5 rossi e 5 neri, poiché qualunque scenario è verificabile, anche 10 risultati dello stesso colore, oppure 9 neri e 1 rosso, ecc. Questo si verifica perché ogni tiro è totalmente indipendente dai precedenti.

È qui che scende in campo la legge dei grandi numeri: se i tiri che effettuiamo tendessero all’infinito, ci si potrebbe avvicinare con un basso margine di approssimazione al risultato perfetto di 5 neri e 5 rossi. Secondo il matematico Bernoulli, padre del teorema, aumentando i tentativi, aumenta anche la probabilità media di avvicinarsi alla concreta probabilità di successo. Allo stesso modo, il numero dei risultati non fedeli ai valori attesi si andrà a ridurre con l’aumentare dei tentativi.

In quest’ottica, nella roulette, osservando un numero elevato di tiri, si potrebbe notare una distribuzione dei risultati per nulla lontana dalla previsione ottenuta mediante il calcolo delle probabilità.

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