Ascoli news, al via il progetto “Restauri e devozione” dell’Università di Camerino realizzato insieme alla Fondazione Cassa di risparmio di Ascoli Piceno nell’ambito del masterplan del terremoto presentato questa mattina presso la Bottega del Terzo Settore.
Erano presenti Marco Corradi della FAS e la Professoressa dell’Università di Camerino, Graziella Roselli.
Ascoli news, cos’è il progetto Restauri e devozione
“Il progetto “Restauri e devozioni” si occuperà di restauro, ossia di compiere interventi sulle varie opere d’arte lesionate che si trovano nelle aree colpite dal terremoto e devozione cioè le opere scelte sono quelle che hanno un certo valore non solo artistico ma con un certo valore devozionale per le comunità”, afferma Corradi della FAS.
Non si limiterà solo al restauro delle opere ma “anche a un indagine visiva e devozionale con gli strumenti e i laboratori offerti e organizzati da Unicam”spiega ancora.
“Sono contenta che la fondazione abbia concesso questo progetto innovativo. Grazie a esso potremo dare voce a quelle zone frequentate e meno conosciute e quelle situazioni che rappresentano un valore.
Unicam parteciperà con diversi consulenti e docenti e con uno spin-off del restauro e della diagnostica. Il nostro obiettivo sarà quello di rivelare i piccoli segreti con le tecniche scientifiche, e anche con la partecipazione di seminari, laboratori, materiali digitali e interviste per valorizzare le attività.
Daremo voce a questi 8 comuni”, spiega la Professoressa Roselli.
Quali sono i comuni coinvolti nel progetto
Otto saranno i comuni che saranno coinvolti e nei quali si trovano le 11 opere d’arte che saranno oggetto di restauro e di studio:
- Palmiano ( Affresco Edicola).
- Venarotta ( Affresco).
- Porchiano (San Michele).
- Montemonaco (Vergine del Soccorso).
- Montedinove (Portale).
- Taccarelli (Immacolata Concezione).
- Spelonga (Statua).
- Vezzano (Statua Santa Lucia).
- Montegallo (Sant’Antonio).
- Arquata (San Filippo Neri).
- Force (Statua Sant’Antonio).
“L’obiettivo fondamentale sarà quello di creare un modello che in seguito verrà ripetuto e creare un dialogo tra passato e presente dando voce alle testimonianze artistiche del nostro territorio. Sarà un esempio virtuoso di tecnologie scientifiche con una grande attenzione posta al passato”speiga la Roselli.