Piccoli comuni al centro dell’assemblea Anci. Valerio Lucciarini, sindaco di Offida e presidente Legautonomie Marche, ha partecipato alla 18° Assemblea annuale Anci, che si è tenuta a Viverone (Biella) il 13 luglio. Con lui, in rappresentanza delle Marche, anche Maurizio Mangialardi presidente Anci e Sindaco di Senigallia e Roberto De Angelis, sindaco di Cossignano e coordinatore dei piccoli comuni.
L’assemblea annuale Anci
Tra le tematiche trattate i servizi postali razionalizzati, la carenza di personale e servizi, le soluzioni per implementare l’innovazione tecnologica e le proposte per una piena valorizzazione turistica e culturale dei piccoli Comuni. L’assise, che ha coinvolto 300 sindaci che, sin dalle primissime battute hanno chiesto più attenzione e norme ad hoc per permettere alle aree interne di sopravvivere. Sopravvivere allo spopolamento, alla carenza di risorse e servizi, alla marginalità. Sullo sfondo la recente legge Realacci, che nelle intenzioni del legislatore deve dare risposte a patto che – auspicano i sindaci – sia riempita di risorse e contenuti. In Italia dei 7978 comuni, 5560 hanno meno di 5mila abitanti, quindi il 69,69%. Essi raccolgono il 16,52% della popolazione ma amministrano ben il 53,97% del territorio. Le Marche rappresentano una buona campionatura perché 163 dei 229 comuni, quindi il 71,18%, hanno meno di 5mila abitanti, con il 21,07% della popolazione ed il 53,02% del territorio.
Piccoli comuni al centro
“Ecco perché – ha spiegato Lucciarini – si deve ripartire anche dalla centralità dei piccoli comuni, rete di governante decisiva nel quadro istituzionale. Rafforzare l’innovazione amministrativa e potenziare i sistemi di integrazione associativa è un punto centrale dell’azione da mettere in campo. L’iniziativa Anci a Viverone configura in una dimensione di protagonismo i piccoli comuni italiani”.