Può essere considerato quasi terminato il percorso di verifica di legittimità dei contributi autonoma sistemazione Ascoli. E’ stato il sindaco Guido Castelli a fare il punto in una nota giustificando il ritardo a causa del poco personale a tempo determinato assegnato dopo l’emergenza sisma.
Nonostante le polemica il Comune di Ascoli Piceno può dirsi arrivato al termine o quasi con l’analisi del 99 per cento delle istanze. Le verifiche non sono state effettuate a campione, ma tutte le domande sono state analizzate fino ad arrivare a 100 domande da approfondire ulteriormente.
Al vaglio le domande
Cento domande che sono state trasmesse anche alla Guardia di Finanza. La Commissione intanto ha fatto la sua parte operando “con gli strumenti a propria disposizione -ha specificato il sindaco – nell’obiettivo di verificare se vi fossero state interpretazioni inesatte, da parte degli utenti sui precisi criteri di accesso al contributo, oltre a controllare l’eventuale permanenza degli sfollati, dopo l’acquisizione del contributo, nella dimora dichiarata inagibile”.
“Al termine della disamina di circa il 99% delle suddette istanze giudicate degne di approfondimento, i risultati possono essere così sintetizzati: almeno il 25% delle stesse sono state giudicate corrette ed e’ stato riattivato il beneficio sospeso; un ulteriore 25%, dopo aver ricevuto la richiesta di chiarimenti e integrazione documentale, hanno optato per la restituzione delle somme ricevute avendo compreso l’esatta interpretazione dell’ordinanza n. 388/2016 della Protezione Civile. Circa Il 50% hanno ricevuto la nota di revoca del contributo con richiesta di restituzione dei contributi gia’ percepiti”, ha spiegato il sindaco.
Entra in gioco la Finanza
La Commissione non è un organo inquirente quindi i risultati ottenuti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza “affinché – ha concluso il primo cittadino – possano essere condotte, eventualmente, indagini e ulteriori accertamenti su tutti i casi esaminati”.