Trovare un fornitore di luce e gas in linea con le proprie necessità e in grado di garantire tariffe accettabile non è semplice, ma di certo lo è di più rispetto agli anni novanta, quando tutto il mercato delle energie era sottoposto a monopolio statale, visto che Enel era l’unico distributore e fornitore per l’intero settore dell’energia elettrica. Il Decreto Bersani ha favorito un primo cambiamento che si è poi concretizzato quando l’Italia, nel 2007, si è dovuta adeguare alla normativa UE che imponeva che il mercato del gas e dell’energia elettrica venisse liberalizzato. Insomma, se oggi scopri tutte le offerte luce più convenienti per la tua famiglia scegliendo tra fornitori diversi, è per merito delle modifiche che sono state apportate nel nuovo millennio.
Come trovare le tariffe più vantaggiose
A partire dal 2007 hanno iniziato a proliferare offerte energia elettrica e tariffe sempre più vantaggiose, a beneficio dei consumatori italiani. Questi ultimi, però, si sono dimostrati abbastanza conservatori, nel senso che in molti casi hanno avuto paura di lasciare il fornitore vecchio per passare a uno nuovo, e così hanno scelto di restare a far parte del mercato di maggior tutela. Una scelta che, per certi aspetti, può essere ampiamente giustificata, dal momento che in questo ambito le cattive sorprese dovute a call center truffaldini e operatori poco onesti non sono così rare.
Mercato libero o mercato a maggior tutela?
Dal punto di vista dei costi, non c’è paragone tra le offerte energia elettrica delle aziende del mercato libero e le proposte del servizio elettrico nazionale, fermo restando che a determinare le condizioni contrattuali è l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, non solo per i costi di vendita della materia prima, ma anche per le spese di distribuzione e di trasporto. Le tariffe e le condizioni relative sono aggiornate una volta ogni tre mesi: gli eventuali cambiamenti derivano soprattutto dalle oscillazioni che si verificano sul mercato internazionale per le quotazioni del gas e del petrolio.
In molti casi i costi aumentano ma i consumatori non hanno alcuna possibilità di intervenire o di reagire in alcun modo, anche perché non sono in grado di conoscere le ragioni effettive che determinano la crescita dei prezzi. Per fortuna, dal mese di aprile di quest’anno le bollette in Italia sono diventate meno care: il calo è di circa l’8% per la luce e di quasi il 6% per il gas. Si tratta di cambiamenti che sono stati innescati dalla riduzione delle quotazioni di mercato, da cui dipende l’entità delle tariffe di vendita nell’ambito del mercato regolato.
Risparmiamo davvero?
Non bisogna, comunque, esultare più di tanto di fronte a questa riduzione dei costi, dal momento che essi nella prima parte dell’anno avevano conosciuto un incremento decisamente notevole: oggi, quindi, una famiglia media spende più di 530 euro, e il confronto tra il mese di giugno del 2018 e il mese di luglio del 2017 mette in evidenza rincari di oltre l’1% per il gas e addirittura superiori al 5% per l’energia elettrica. Nelle bollette non si tiene conto solo dei costi per la materia prima, ma anche delle voci di spesa che hanno a che fare con le imposte, molte delle quali poco recenti, come quella che riguarda la dismissione delle centrali nucleari.
Il consiglio degli esperti, quindi, è di modificare i propri comportamenti quotidiani nell’ottica di uno stile di vita più ecologico e più consapevole, basato sulla necessaria attenzione ai consumi. Sono sufficienti pochi accorgimenti, come per esempio ricordarsi di spegnere la lucina dello stand by degli elettrodomestici quando questi non vengono utilizzati, per ridurre il proprio impatto ambientale e, di conseguenza, diminuire i consumi, così da avere a che fare con bollette della luce un po’ meno spaventose.