Amachildren è un progetto che unisce alcuni dei comuni più colpiti dal sisma, ovvero Ascoli Piceno, Acquasanta Terme, Folignano, appignao, Mponteprandone, Maltignano, Amandola, Comunanza e Montemonaco. Grazie alla collaborazione delle associazioni Anni Verdi, con Roberto Paoletti, Metamorfosi con Claudia Moraldi e MB Academy con Roberta Moretti si è creato un progetto in grado di utilizzare gli spazi rimasti a disposizione dopo il sisma per creare centri di aggregazione per ragazzi prevalentemente dai 6 ai 14 anni.
Un progetto per il sisma
Il progetto così creato è stato riconosciuto meritevole del finanziamento di € 100.000 da parte della Fondazione Carisap, grazie al fatto che è stato in grado di coinvolgere alcune delle zone più colpite dal sisma, fortemente a rischio spopolamento. L’intenzione è chiara: ricreare e potenziare gli spazi e le iniziative dedicate ai più giovani, per ridare un segnale di speranza e ripartire attraverso la creatività e lo svago.
Le attività Amachildren
Tante le attività messe in campo, si va dallo sport, al tempo libero, fino all’attività didattica, tanto da ottenere il patrocinio dell’Istituto Provinciale Scolastico, che per il prossimo anno autorizzerà lo svolgimento di alcune delle proprie attività didattiche proprio negli spazi creati da Amachildren.
Difatti, all’interno del progetto rientra anche l’Aula Verde di Castel Trosino che di recente è stata riaperta e propone una vasta gamma di percorsi educativi adatti sia alla scuola primaria che secondaria.
Ma c’è ampio spazio anche per lo sport grazie all’associazione comunanzese MB Achademy che predisporrà, oltre a dei campi scuola, anche un camp intensivo di basket con la partecipazione di allenatori di serie A e giocatori professionisti che di volta in volta incontreranno i ragazzi.
Per il tempo libero e il dopo-scuola ci sarà l’associazione metamorfosi, che a Maltignano ha attrezzato un centro per ragazzi con laboratori manipolativi, dove si potranno creare sculture in pasta di sale, cartapesta e materiali di scarto.
Il tutto per favorire l’aggregazione, la creatività, la fantasia e l’amicizia, nell’infanzia di questi ragazzi che hanno subito il trauma del terremoto. La speranza è quella di tornare a rivivere i luoghi del sisma, creare iniziative che adatte alle famiglie e che, soprattutto, diano ai più giovani una ragione per restare.