Abitare la Tv è un libro molto interessante di Tito Vagni che analizza l’influenza della televisione nella quotidianità e alla struttura stessa della società italiana contemporanea e che mi dà lo spunto per una serie di libri sulla tv.
Il libro verrà presentato venerdì 25 maggio dalle 18 alla Rinascita e da questa bella occasione di dibattito vorrei trarre spunto per il nostro post. Da tempo sentiamo dire che la TV è in qualche modo “morta”, surclassata da mezzi di comunicazione molto più complessi e interattivi (internet e social network, ma anche canali on demand e tematici).
Da queste premesse sembra che la tv stile anni ‘90 nella quale buona parte degli adulti di oggi sono cresciuti sia orami una specie di dinosauro in via di estinzione.
Il professor Vagni, sociologo e docente di Sociologia dei media all’Università IULM di Milano e all’Università di Macerata, ha deciso invece di non fidarsi delle narrazioni main stream e ha dedicato una ricerca, “Abitare la tv” appunto, proprio al rapporto tra mezzo televisivo e costruzione della nostra identità e immaginario.
Il risultato di questo studio è il bel volume che presenteremo venerdì dalle ore 18 e che in sintesi possiamo anticiparvi così. “Abitare la TV” è una riflessione approfondita sulla cultura televisiva che conduce il lettore verso un’idea di televisione come forma culturale.
Vagni non parla di TV solamente come strumento d’informazione o d’intrattenimento, ma come fabbrica di immaginari capace di plasmare forme di vita nuove in maniera indiretta. Una televisione come esserci, che conduce lo spettatore oltre la frontiera dello schermo, accendendo le luci della ribalta sulla sua vita ordinaria.
Le analisi del tronista, di Fabrizio Corona o dei talent show come Amici o X-Factor vanno al cuore della civiltà delle immagini, svelando perché apparenza, cinismo, celebrità, relazione sono parole chiave che cristallizzano processi storico-sociali di lungo periodo e, allo stesso tempo, rappresentano alcune delle principali chiavi di lettura del presente.
Date queste premesse potete ben capire che il percorso sarà tutto dedicato alla scatola magica per eccellenza, la Televisione!
I libri sulla tv, i miei consigli
Il primo libro che cito è ovviamente il classico dei classici che ormai fa un po’ nostalgia. Cattiva maestra televisione di Karl Popper: su tutto ricordo solo una citaizone molto interessante e ancora oggi da ricordare tratta dal testo:
«Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto».
Accanto a questo libro cito con piacere un altro volume di un grande intellettuale Giovanni Sartori che scrisse diversi anni fa una bel saggio dal titolo “Homo videns”. Secondo Giovanni Sartori è stato l’avvento della televisione a segnare il passaggio da Homo Sapiens a Homo Videns, passaggio che non segna un’evoluzione ma, piuttosto, un’involuzione.
A causa della televisione, afferma Sartori, per la prima volta nella storia l’immagine predomina e prevale sulla parola, andando a mutare completamente la comunicazione e i meccanismi di comprensione tra gli esseri umani. Il predominio dell’immagine sulla parola ha minato il cosiddetto pensiero astratto e l’attività simbolica propria dell’essere umano.
Altro saggio che segnalo, per arricchire il nostro dibattito è il seguente: “filosofia dell’osceno televisivo” di Carmine Castoro.
L’autore, con una scrittura densa e uno studio approfondito, passa dal mito della caverna di Platone al baratro dei programmi tv di massa, da metafore cinematografiche ineludibili come Truman Show e Matrix a pezzi fondamentali della storia del pensiero occidentale, per scandagliare questa cifra estetica che riconduce a quattro etimologie.
Seguendo l’attuale tessitura dell’immaginario collettivo, il libro propone una rivalutazione dell’assoluto, non inteso come orizzonte metafisico, ma come “odio ecologico” verso tutto quanto ci inquina, ci degrada e ci induce a dimenticare la nostra libera tragicità di esseri umani.
Cari amici capisco dalla selezione dei libri che ho fatto di non essere una grande fan del mezzo televisivo.
Tuttavia credo sia molto importante conoscere e capire meglio come funziona la TV e in che modo influenza il nostro modo di rapportarci con la realtà, per cui vi invito ad esserci al nostro incontro con il prof. Tito Vagni e il suo “Abitare la tv” che presenteremo venerdì 25 alla Rinascita dalle 18.
Scrivetemi i vostri libri preferiti a info@bibliodiversita.it