Un nuovo passo in avanti verso l’ospedale unico del Piceno. La relazione tecnica prodotta sulla base dell’algoritmo e le proposte arrivate dai Comuni per il luogo adatto a realizzare il nuovo ospedale del Piceno è stata consegnata al presidente della Conferenza dei sindaci.
L’area al vaglio è quella proposta dai Comuni di Spinetoli e Colli del Tronto, ritenuta la sintesi tra l’applicazione dell’algoritmo e le valutazioni tecniche condotte dagli uffici regionali per la realizzazione del nuovo ospedale del Piceno.
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Per Castelli soluzione “illogica e insensata”
L’opzione presentata ha subito fatto infuriare il sindaco Guido Castelli preoccupato delle sorti dell’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno.
“L’idea di privare una città capoluogo di servizi primari come quelli ospedalieri vuol dire cercare di strangolarla. – ha detto – L’ospedale Mazzoni, per numero di addetti e valore di produzione, è la prima azienda della nostra Città. Trasferire sulla vallata questo patrimonio è illogico e insensato: non avverrà con il consenso del Sindaco di Ascoli. Se poi si considera che l’Ospedale Mazzoni è anche il primo presidio pubblico a sostegno delle comunità terremotate della montagna, questa scelta improvvida andrà a indebolire ulteriormente la parte più fragile del nostro territorio”.
Non manca l’attacco al presidente della Regione Luca Ceriscioli (Pd): “Nelle Marche vanta di realizzare ospedali di fatto solo virtuali: il nuovo ospedale di Fermo, il nuovo ospedale di Macerata e il nuovo ospedale di Pesaro. – ha tuonato – Se si realizza un’azienda ospedaliera con servizi di alta specialità e autonomia di bilancio (come prevedeva l’ultimo piano sociosanitario) ha senso anche per gli operatori e per gli utenti parlare di struttura unica. In assenza di azienda la struttura unica serve solo a dimezzare le risorse destinate al Piceno e a penalizzare gravemente il Sud delle Marche”.
L’alternativa secondo Castelli sarebbe ristrutturare l’ospedale di Ascoli e costruirne uno nuovo a San Benedetto all’uscita dell’A14.
Al vaglio la relazione tecnica
Intanto la relazione tecnica è stata trasmessa al presidente della Conferenza dei sindaci che la porterà in assemblea. L’organismo collegiale potrà, a sua volta, confermarla o sceglierne un’altra.
Se non ci sarà un’ampia convergenza, la Regione andrà avanti con la zona individuata, poiché aveva chiesto ai Comuni una proposta di aree da individuare in base ad una serie di caratteristiche.
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Gli uffici hanno effettuato una istruttoria tecnica ed hanno applicato l’algoritmo scegliendo la migliore sotto il profilo della baricentricità. All’esito dell’algoritmo è stato aggiunto l’esito del sopralluogo, effettuato nelle cinque zone proposte per la localizzazione della nuova struttura ospedaliera.
Le caratteristiche dell’area
Dalla valutazione combinata risulta che l’area individuata è la più idonea tra quelle indicate dagli enti interessati, considerate le caratteristiche urbanistiche, morfologiche, l’accessibilità, la dotazione infrastrutturale e la sicurezza dal punto di vista idrogeologico.
Per quanto riguarda la posizione è una delle aree tra le più baricentriche in termini di percorrenza media. Come riporta la scheda tecnica, i lotti proposti presentano un’ottima accessibilità vista la prossimità dello svincolo di Spinetoli del raccordo autostradale Ascoli Mare e immediatamente a Nord della Salaria. Ritenuta strategica anche la vicinanza con le stazioni ferroviarie di Spinetoli e Colli del Tronto.
L’area proposta è frazionata in due parti da un fosso che è anche il confine tra i due Comuni. Tale fosso non presenta problematiche idrogeologiche e l’area, pur essendo censita con indicazione E2 (rischio medio), le caratteristiche altimetriche e morfologiche presentano una situazione di sicurezza rispetto al potenziale rischio di esondazione del fiume Tronto.
La scheda tecnica è nelle mani della Conferenza dei sindaci che dovrà effettuare tutte le opportune valutazioni.