Nell’ambito degli interventi per l’area di crisi Piceno, la Regione Marche cofinanzia il contratto di sviluppo della Sabelli spa per l’ampliamento del sito produttivo di Ascoli Piceno e l’incremento di 40 unità lavorative.
L’intervento
La Giunta regionale ha approvato lo schema di Accordo di programma che verrà sottoscritto tra Regione, Ministero dello sviluppo economico (Mise) e Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti). Un passaggio fondamentale per consentire la prosecuzione della valutazione di merito del contratto di sviluppo – applicato per la prima volta nelle Marche – che si concluderà dopo la stipula dell’Accordo di programma. A fronte di un investimento aziendale superiore ai 12,7 milioni di euro, la parte pubblica garantirà agevolazioni per 5,2 milioni di euro (200 mila euro a carico della Regione).
Il piano di rilancio del Piceno
Si tratta di ulteriori 5 milioni che vanno ad accrescere le risorse pubbliche disponibili per il rilancio del Piceno e che si aggiungono ai 37 già assegnati dal Mise all’area di crisi. Secondo l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora, “il contratto consentirà di rafforzare la competitività dell’azienda e favorirà tutta la filiera lattiero casearia che ha come riferimento lo stabilimento industriale. I benefici saranno quindi maggiori rispetto a quelli aziendali, innescando un volano di occasioni per il territorio. Gli investimenti che verranno realizzati, solo dopo l’approvazione del contratto, saranno coerenti con il Piano nazionale industria 4.0, con rilevanti innovazioni di prodotto e di processo che valorizzeranno lo stabilimento ascolano”.
L’obiettivo di Sabelli
Il contratto di sviluppo, LaTraZione 2020, è stato proposto dalla ditta Sabelli il 31 dicembre 2017. A Invitalia è stato sottoposto un progetto che riguarda la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli lattiero caseari, con ampliamento del sito produttivo di Ascoli Piceno e un consistente incremento occupazionale. Si sviluppa attraverso un investimento industriale comprendente nuove linee di produzione, incremento della capacità produttiva, innalzamento degli standard qualitativi del prodotto, contenimento dei consumi energetici, innalzamento dei livelli di sicurezza dell’ambiente di lavoro, e un investimento in ricerca industriale e sviluppo sperimentale come miglioramento qualitativo e salutistico del prodotto, impatto ambientale, sostenibilità della filiera lattiero casearia.