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Con il latte nelle vene è davvero la storia di un’azienda e del suo fondatore. Si parla della storica azienda casearia “Sabelli” di Ascoli Piceno, fondata da Archimede Sabelli oggi novantenne. Ed è proprio l’autobiografia di Archimede Sabelli, scritta in vecchiaia, che racconterà le vicende dell’azienda, che tra meno di tre anni compirà il centesimo anno di attività.

La presentazione di con il latte nelle vene è fissata per Venerdì 13 Aprile, presso l’auditorium Neroni di Ascoli Piceno, dove vi sarà Massimiliano Ossini con i nipoti Angelo Galeati e Simone Mariani, accompagnati da alcuni dei dipendenti storici dell’azienda che regaleranno agli spettatori i loro ricordi al fianco di Archimede Sabelli.

Chi è Archimede Sabelli

Archimede Sabelli nasce nel 1923 a Bojano, vicino Campobasso, da una famiglia di casari. Alla fine degli anni Quaranta, al rientro dalla guerra, si trasferisce a Fermo nelle Marche, dove apre un primo caseificio a gestione familiare. Nel 1967 stabilisce la sua azienda, che è ormai un’impresa artigianale ben strutturata, ad Ascoli Piceno, città nella quale essa mantiene tutt’ora la sua sede.   

Il nipote Angelo Davide Galeati lo descrive come un rivoluzionario, sempre attento alle innovazioni tecnologiche per rendere il lavoro migliore e più efficiente; brevetta perfino una delle prime macchine automatizzate per la produzione dei propri prodotti.  

Un uomo che non si è tirato indietro di fronte alle difficoltà derivanti dalla gestione di un’azienda, e che non si è risparmiato lavorando sodo nonostante le asperità, specie nel dopoguerra.

Simone Mariani, invece, l’altro suo nipote, ne esalta la sorprendente capacità di guardare al futuro ed il rispetto che aveva per allevatori e dipendenti. Sua moglie stessa ha dato un importante contributo all’azienda, che si è sempre connotata per la conduzione familiare, anche se questa famiglia, si è andata via via allargando. Soggiunge infine che – “Lui (Archimede ndr) è ancora in discrete condizioni e anche se ha novantacinque anni. Ancora oggi chiede se le mozzarelle sono buone”.

Con il latte nelle vene, di cosa parla il libro

Il libro racconta i primi passi di Archimede Sabelli per arrivare agli anni ’90, ripercorrendo tutti i momenti cruciali per l’azienda Sabelli, gli alti e i bassi, i periodi di ricchezza e quelli di crisi. La storia è quella di un uomo e dell’amore per il suo lavoro, che grazie a questa passione ha sviluppato una forte resilenza che gli ha permesso di non farsi atterrire dalle difficoltà.

Questo grande amore per il proprio lavoro lo ha spinto ad alzarsi tutte le mattine della propria vita alle cinque con entusiasmo e voglia di fare sempre meglio. Questo amore che, infine, gli ha regalato successi e sconfitte, ma che comunque lo ha sempre tenuto in movimento.

 

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