Dopo le elezioni 2018, quel è lo scenario che si andrà delineando per l’Italia? Ecco dunque tutte le tappe istituzionali, dall’insediamento del Parlamento fino ai colloqui al Colle senza escludere tutti i possibili scenari.
I nuovi parlamentari a Roma
Nell’attesa di possibili coalizioni di governo, intanto i deputati e i senatori eletti dal 19 marzo inizieranno a registrarsi in Parlamento con tanto di foto, consegna del tesserino e altri adempimenti burocratici fino al 24 marzo.
Il 23 marzo si procederà all’elezione dei presidenti delle Camere. Un percorso che può arrivare in due giorni o allungarsi se non ci saranno i voti necessari. Intanto a presiedere la prima seduta delle Camere della XVIII legislatura l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Senato e l’ex vicepresidente Roberto Giachetti alla Camera. Entro il 25 marzo i parlamentari dovranno comunicare al segretario generale delle Camere a quale gruppo si iscriveranno e per il 27 ci saranno i nomi dei presidenti di tali gruppi.
A quando il nuovo premier
Non c’è una data fissa per l’arrivo del nuovo premier, ma si prevede che l’attuale premier Paolo Gentiloni possa presentare le dimissioni per la fine di marzo, dopo l’elezione dei presidenti di Camera e Senato. Prima di Pasqua si apriranno le consultazioni al Colle e dopo le festività sempre al Colle si alterneranno le delegazioni dei gruppi parlamentari dei partiti accompagnati o meno dai leader. Scese tutte le carte, sarà Mattarella a dover indicare la strada da seguire per un mandato esplorativo. Resta ancora l’incognita Movimento 5 Stelle o centrodestra sulla base dei voti raccolti. Tutto si giocherà sulla base dei numeri, la chance di una maggioranza e le piena fiducia del Parlamento.
Verso il 10 aprile
Solo allora il presidente della Repubblica emanerà i decreti per la nomina del Presidente del Consiglio, dei singoli ministri e per l’accettazione delle dimissioni del governo uscente. Seguiranno il giuramento, il primo consiglio dei ministri e l’ottenimento della fiducia. Tutto questo entro il 10 aprile quando il governo deve presentare il Def in Parlamento.