Nella giornata di oggi, lunedì 5 marzo, qualcuno anche tra gli sconfitti, decide finalmente di rompere il silenzio ed ecco i commenti elezioni 2018 Ascoli.
Commenti elezioni 2018 Ascoli
Dopo la soddisfazione – nonostante la sconfitta – e i ringraziamenti di rito di Graziella Ciriaci che rimane a secco con Giorgio Fede che arriva dritto al Senato senza grandi difficoltà, è il turno di Marco Fioravanti.
“È stata una straordinaria esperienza politica e personale – scrive -. Sono orgoglioso di aver rappresentato, a soli 34 anni, il centro destra e ringrazio tutti i cittadini che abbiamo incontrato e che ci hanno dato fiducia. Grazie a Giorgia Meloni che ha creduto in me. Grazie ad un formidabile lavoro di squadra abbiamo traghettato la coalizione,nel Comune di Ascoli Piceno, dal 24,43% nel 2013 al 34,71% nel 2018 con un incremento di ben dieci punti percentuali. Dati alla mano, possiamo dire che con 47.472 voti ottenuti, abbiamo superato di gran lunga l’obiettivo che c’eravamo prefissati”.
L’analisi della sconfitta per Fioravanti è responsabilità del tracollo del PD e non di una proposta poco convincente del centrodestra e la promessa è di tornare tra le persone che hanno accompagnato la campagna elettorale per accogliere proposte e idee magari anche nell’ottica delle amministrative dl 2019.
E proprio alle comunali 2019 pensa anche Andrea Antonini, consigliere comunale Lega che dal suo profilo Facebook annuncia:
“Ascoli città le cose non erano semplici. La Lega qui si presentava come un soggetto tutto sommato nuovo. In un contesto dove l’elettore è abituato da anni a mettere la croce su Forza Italia e dove i partiti che rappresentano la destra nazionale sono radicati da anni (ne so qualcosa…). Inoltre i collegi uninominali di Camera e Senato hanno visto due candidati non della Lega, che hanno comunque portato qualche punto in più ai loro partiti di riferimento (Fratelli d’Italia prende il 5% al Senato mente alla Camera il 6,5% dove era candidato Marco Fioravanti ). Consideriamo inoltre che due pezzi grossi della Giunta, il vicesindaco Ferretti e l’assessore Silvestri erano candidati nei listini plurinominali di Forza Italia. Il Sindaco Castelli ovviamente si è speso molto per il suo partito: tre quarti degli assessori della sua giunta e la stragrande maggioranza dei consiglieri comunali sono stati chiamati alle armi ed hanno giustamente e finalmente tolto la casacca civica e indossato quella dei forzisti. Quindi di fronte a tali batterie di fuoco elettorale il 15% ottenuto ma soprattutto il PRIMO posto raggiunto tra i partiti della coalizione di centrodestra risulta essere un risultato stupefacente ottenuto con l’impegno e la dedizione di un bellissimo gruppo che non si è fermato di fronte a nessun ostacolo”.
E proprio sul Comune Antonini sottolinea la necessità di sedersi con il senatore leghista Arrigoni e il sindaco Castelli per “nuovi ruoli in Giunta della Lega da discutere dopo la promozione in Parlamento della Latini”.
Dal canto suo Matteo Terrani del PD scrive, sempre su Facebook (che ormai accompagna note ufficiali meglio dei tradizionali comunicati stampa):
“La sconfitta è netta e inequivocabile, ridurla solamente a un problema di linea politica nazionale o di leadership senza considerare quanto sta avvenendo nel resto d’Europa sarebbe una lettura semplicistica di corto respiro. Il M5S ha interpretato meglio di altri la voglia di cambiamento che il Pd a sua volta aveva saputo intercettare 4 anni fa. Lo ha fatto soprattutto in quella parte di Italia dove c’è maggior malessere economico e disagio. A loro spetta governare, magari con la Lega che è l’altra vincitrice di queste elezioni. Ai nostri Antimo, Margherita ed Emanuela un grande grazie per essersi messi a disposizione, con questo trend nessuno ce l’avrebbe fatta. Dalle sconfitte si traggono insegnamenti e si riparte”.
Se queste politiche dovevano essere un banco di prova per le comunali 2019 e le regionali, dall’analisi emergono scenari non chiarissimi né cristallini con molti probabili candidati sindaci il prossimo anno e con le forze che meglio hanno saputo interpretare il malcontento dei cittadini, M5S e Lega, pronte a una bella sfida su un territorio, come quello ascolano, roccaforte del centrodestra e soprattutto del sindaco Castelli.