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Dopo la polemica scaturita sui numeri per la ricostruzione post sisma il sindaco Guido Castelli ha deciso di scrivere al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e al commissario per la ricostruzione Paola De Micheli.

“La Casini danneggia le istituzioni ed esaspera i terremotati. Aiutatela a non farsi del male”, ha detto annunciando di aver scritto a Gentiloni e De Micheli “per informarli della inqualificabile condotta del vicepresidente della Giunta Regionale che non solo divulga dati falsi e fuorvianti sulla ricostruzione ma assume un atteggiamento così rissoso nei confronti della grande tragedia del sisma da diventare penalizzante per il sistema pubblico”.

Castelli al veleno

In questi mesi, parecchie volte, abbiamo provato imbarazzo per i comportamenti della Casini. La lite con due terremotate (definite ‘gentaccia’) in pieno consiglio regionale, le figuracce nelle trasmissioni nazionali come in quella di Massimo Giletti, le offese gratuite agli agricoltori e le polemiche con la Coldiretti, l’atteggiamento sprezzante e offensivo riservato al sindaco di Arquata in occasione della vicenda degli sms solidali”, ha ricordato Castelli mettendo l’accendo sull’ultimo post su Facebook della vicepresidente Casini.

“Obiettivo: giustificare i ritardi della regione incolpando il comune. Purtroppo per la Casini, il tentativo è stato così maldestro da trasformarsi in un clamoroso boomerang. Ma quel che ho voluto precisare a Gentiloni e alla De Micheli – ha puntualizzato – è che il comportamento della vicepresidente sarebbe stato gravissimo anche se i dati fossero stati corretti”.

L’accusa

Non è possibile che un vicepresidente della Giunta Regionale – ha concluso Castelli – si metta  a sparare nel mucchio cercando di scaricare le proprie responsabilità su altri livelli istituzionali”. Una lettera che non risparmia un attacco alla Regione, l’invito è a richiamare la Casini rispetto a quanto accaduto.

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