Ascoli, in mattinata è stato presentato il nuovo attaccante bianconero Gaetano Monachello. Presente anche il direttore sportivo Cristiano Giaretta.
Ascoli, ecco le parole di Giaretta e Monachello
“Quello che ci ha colpito subito di Gaetano è stato l’entusiasmo di arrivare qua, sin dalla prima telefonata, quando ha dichiarato di essere ‘avvelenato’ – spiega il diesse Giaretta -. Siamo convinti che ad Ascoli esploderà. A fine stagione parleremo con l’Atalanta del suo futuro”.
“Ad Ascoli c’è un’organizzazione incredibile come all’Atalanta – dichiara Monachello -. Sono felice per questa nuova opportunità e darò tutto per questa maglia. La maglia è come la fidanzata, se me la toccano la difendo. Purtroppo i miei infortuni hanno condizionato il mio minutaggio, ma voglio ripartire da qui. La scelta del n° 45? E’ una vicenda legata a mio nonno. Lui si chiamava come me. Ora mi commuovo, lo so. Ho anche un tatuaggio che me lo ricorda.
Appena arrivato ho percepito una grande voglia di salvarsi e mi ha impressionato la grande voglia di mister Cosmi – prosegue il centravanti ascolano -. Ringrazio i compagni perchè non si sono formati i soliti gruppetti, ma il bello di questo ambiente e’ che dopo la prima volta hai desiderio di tornarci. Ho giocato insieme con Rosseti e vi svelo una curiosità. Quando abbiamo giocato insieme lui ha sempre segnato. Ganz? Lui è un grande attaccante con tanta voglia di riscatto”.
“La serie B? E’ un campionato molto particolare dove serve molto equilibrio e concentrazione – dice Monachello -. La classifica è corta. Il prossimo match con il Cittadella? E’ una squadra molto organizzata e insidiosa ed io sabato sarò pronto per dare il mio contributo.
Monachello poi parla anche del suo soprannome. “Perchè il Kun? E’ un nomignolo che mi porto dietro dalla Nazionale, perchè il ct Di Biagio scherzò su un gol che avevo realizzato”.
Per quanto riguarda gli altri acquisti, Raphael Martinho ha scelto la maglia n°7, lasciata libera da Santini che è passato in prestito al Siena.