Dalla Cna di Ascoli Piceno, per voce del presidente Luigi Passeretti e del direttore generale Francesco Balloni, arrivano delle considerazioni in merito alla legge di bilancio 2018 e il relativo impatto che avrà sulle piccole e medie imprese tra conferme e nodi ancora da sciogliere.
Bene le agevolazioni
“La manovra di Bilancio per il 2018 porta in dote agli artigiani e alle piccole imprese molte conferme attese, relative al sostegno degli investimenti, ma non affronta il nodo cruciale dell’elevata pressione fiscale sulle imprese”.
Da un lato Cna ha espresso soddisfazione per aver ottenuto la riconferma delle agevolazioni per gli investimenti collegati al piano Impresa 4.0, del bonus per le ristrutturazioni e gli interventi di efficienza energetica e per il fatto che sia stato reso strutturale lo sgravio contributivo per i giovani assunti con contratto a tempo indeterminato.
Battaglia per le piccole imprese
Fermo no, invece, sul capitolo fiscale che non si può certo esaurire con la semplice e automatica sterilizzazione del previsto aumento dell’Iva. E, in questo contesto, Cna annuncia di proseguire la battaglia dopo la retromarcia fatta da Governo e Parlamento su due misure introdotte lo scorso anno a favore delle piccole imprese. Ovvero il differimento dell’entrata in vigore dell’Iri, che sottrae 2 miliardi di alleggerimento della pressione fiscale, e la mancata previsione del riporto delle perdite nel regime per cassa, che lo rende di fatto inutilizzabile. Stando così le cose. E nonostante la legge, le piccole imprese continueranno quindi a pagare tasse su redditi non incassati.